Uno scrigno nascosto di Roma dove sembra di vivere all’epoca del Medioevo. Dove si trova e come si raggiunge.
Roma ha tanti angoli nascosti tutti da scoprire o riscoprire. Soprattutto se si passeggia per le viuzze del centro storico, basta un dettaglio oppure una curiosità e si apre un mondo. Si ritorna indietro di anni, a volte secoli e sembra di rivivere quell’epoca storica in cui non vi erano automobili, traffico e rumori. Che si tratti di piazze, fontane, vicoli, palazzi, ma soprattutto archi, la città di Roma ci sorprende sempre, in ogni angolo.
È così bello scoprire questi scrigni e respirare un tempo passato, molto lontano. A volte sembra di entrare in un presepe vivente e immaginare quei luoghi e quelle persone che li hanno abitati. Visitare Roma è anche questo, andare al di là dei monumenti iconici, i quali la rendono unica al mondo in termini di storia. Osando di più – e addentrandosi in quegli angoli a volte sconosciuti agli stessi romani – ci si rende conto che la scoperta è sempre una incantevole sorpresa.
Si varca un arco e si apre il Medioevo a Roma
Se ci si addentra nella suggestiva Campo dei Fiori – uno dei quartieri più caratteristici di Roma, soprattutto con il suo storico mercato e le tante viuzze che si intersecano e poi confluiscono nella grande piazza – noterete un particolare nascosto. Si fiancheggia il Palazzo della Cancelleria, si percorre Via del Pellegrino – si raggiunger il numero civico 19 – e a un certo punto si nota l’Arco degli Acetari.
In Via del Pellegrino, a pochi passi da Campo dei Fiori, si trova l’Arco degli Acetari – Fortenews.it
Si tratta di un affascinante passaggio il cui nome – Acetari o Acquacetosari, ossia i venditori dell’Acqua Acetosa – ha un significato appunto. Un tempo qui erano collocati quei depositi dell’acqua i quali provenivano da quella fontana che era collocata nella parte pianeggiante della città, ossia i Parioli. L’acqua veniva quindi portata in questo piccolo angolo romano per poi venderla al mercato di Campo dei Fiori.
Questa acqua fu definita miracolosa e anche curativa proprio dal Papa Paolo V nel lontano 1613. Questo spiega il motivo per cui l’acqua fu molto famosa e desiderata da tutti. Ma non solo anche il Papa Innocenzo X e Alessandro VII mostrarono molto interesse per questa acqua così “preziosa e curativa” tanto da realizzare nel 1661 una fontana in travertino.
Avete mai osato entrare in questo Arco degli Acetari? Qui il tempo sembra si sia letteralmente fermato, c’è silenzio, abitato da pochissime persone le quali adesso fanno parte di una cornice che richiama al lontano Medioevo.
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Una visita di un angolo di Roma davvero particolare. C’è un cancello sotto l’arco, fateci caso, questo significa che si può visitare l’Arco degli Acetari solo in determinati orari – per preservare il suo “sacro” silenzio – dalle 6.30 alle 23.00