Se cerchi serie TV inglesi britanniche, non perderti questi titoli disponibili sulle principali piattaforme streaming
Quando si parla di serie TV di qualità non ci sono solo quelle prodotte negli Stati Uniti: anche quelle britanniche si distinguono per la bellezza delle ricostruzioni, sceneggiature avvincenti e alto livello recitativo degli attori.
Dunque eccoci a consigliarvi le migliori serie tv britanniche, le più significative, quelle che rappresentano la TV inglese nel panorama internazionale e che soprattutto hanno conquistato il cuore di milioni di telespettatori.
Le migliori serie TV made in Gran Bretagna
Partiamo subito con Doctor Who, il personaggio inglese più amato in assoluto. Una delle serie più longeve della storia (nata nel 1963), simbolo di rinnovamento e di apertura degli orizzonti, continua a fare la storia della televisione e a tenere gli spettatori incollati al video, dopo il fortunatissimo reboot del 2005.
Il dottore è giunto ormai alla tredicesima rigenerazione e continua ad esplorare l’universo e i suoi misteri a bordo del Tardis, a schierarsi in difesa dei più deboli e a sconfiggere nemici terribili come i Dalek, i Cybermen e i Sontaran, grazie all’aiuto dei suoi companion umani.
Altra serie che ha ottenuto un ottimo successo è Downton Abbey, la quale trasporta nelle vicende della nobile famiglia Crawley e della sua servitù che vive nella sontuosa tenuta che dà il nome alla serie.
La storia prende il via in una data particolarmente significativa: il 15 aprile 1912, che è il giorno in cui il Titanic, il transatlantico britannico, cola a picco a causa della collisione con un iceberg.
Proprio questo tragico evento, in cui perdono la vita il cugino del conte e suo figlio, dà il via ai guai della famiglia Crawley, visto che la proprietà e la cospicua dote della contessa restano senza un erede. Matthew, cugino della famiglia e avvocato di Manchester, diventa quindi il nuovo beneficiario del patrimonio. Una novità che mette in moto una serie di eventi molto complessi.
La serie, che ha ottenuto un grandissimo successo sia in quanto a pubblico che a critica, conta sei stagioni e un film uscito nel 2019.
Non poteva mancare nel nostro elenco una delle sit-com più amate di sempre: stiamo parlando di The Office, creata nel 2001 da Ricky Gervais e Stephen Merchant.
La serie si svolge in una piccola filiale della Wernham Hogg, fittizia impresa cartaria. Il programma è girato nello stile del mockumentary, un finto documentario in cui i personaggi interagiscono limitatamente con le telecamere. L’ufficio è diretto da David Brent e dal suo assistente Gareth Keenan, un ex tenente nel Territorial Army.
Il successo dello show ha fatto sì che nel 2005 venisse lanciato l’omonimo remake statunitense, trasmesso dalla NBC, che trova tra i protagonisti Steve Carell. Nel 2006 sono nate poi anche la versione francese (Le Bureau) e tedesca (Stromberg).
Altra imperdibile tappa tra le serie TV britanniche è senza dubbio The Crown: la vita della regina Elizabetta II ha preso corpo in uno show che ha riscosso in questi anni un grande successo.
Tra Buckingham Palace e il numero 10 di Downing Street, due luoghi di fama mondiale, si svolge infatti la vita della famiglia reale e soprattutto di Elisabetta, dalla morte di suo padre e la sua ascesa al trono sino (almeno per ora) alla seconda metà degli anni ’70.
Nella serie vengono rappresentati non solo fatti puramente storici ma anche i segreti, gli amori e gli intrighi che hanno plasmato i grandi eventi della seconda metà del XX secolo. Al momento sono cinque le stagioni andate in onda su Netflix, ma lo show è destinato ad arrivare sino alla sesta stagione.
E se parliamo di numeri, non possiamo non dire che lo show ha conquistato 8 candidature e vinto 3 Golden Globes, 6 candidature a Critics Choice Award, ben 7 candidature e vinto 4 SAG Awards. E ancota 2 candidature a Writers Guild Awards, 2 candidature e vinto un premio ai CDG Awards, 2 candidature a Producers Guild.
Sherlock è geniale, anticonformista, irritante per chiunque gli stia vicino. Nato dalla fantasia di Sir Arthur Conan Doyle, rivive oggi grazie a Steven Moffat e Mark Gatiss, che hanno ricreato uno Sherlock con le stesse caratteristiche dell’originale ma in un contesto più contemporaneo e vicino al pubblico.
L’investigatore per eccellenza continua a risolvere i casi più incredibili per conto di Scotland Yard, ispirandosi ai suoi casi letterari più famosi e intricati, rivisitati in chiave moderna, basandosi sempre sulla raffinata “arte della deduzione”.
Uno straordinario Benedict Cumberbatch raccoglie e vince la sfida di un personaggio difficile da interpretare, assistito da Marty Freeman, perfettamente a suo agio nei panni del fedele Dr. John Watson. Dove trovarli? Elementare; al 221B di Baker Street.
Black Mirror, Fleabag, Peaky Blinders e Utopia
Black Mirror è una serie TV antologica composta da episodi autoconclusivi, ognuno di questi esplora e indaga il lato oscuro della tecnologia, proponendo presagi spesso negativi e angoscianti in merito al futuro della nostra società.
Le varie stagioni dunque affrontano una vera e propria riflessione su quali effetti possano avere i media e l’avanzamento tecnologico sulla società, spesso estremizzandone aspetti e conseguenze. La serie TV, disponibile su Netflix, conta attualmente 6 stagioni oltre ad uno speciale e un film.
Altra imperdibile serie TV tutta britannica è Fleabag. Phoebe Waller-Bridge ha scritto e interpretato il personaggio protagonista, basandosi sulla sua omonima commedia teatrale.
La protagonista è una trentenne londinese cinica e irriverente, che cerca di rimanere a galla tra i mille problemi della sua vita. Da una famiglia disfunzionale fino alle difficoltà economiche dovete anche ai problemi nella di una caffetteria, la donna si trova al centro di una vita che non la soddisfa anche dal punto di vista amoroso. Ed è proprio attraverso i suoi occhi che vivremo, con tono spesso cinico e dissacrante, questa sua complessa realtà.
Divisa in due stagioni, disponibili su Amazon Prime Video, Flebag è stata particolarmente acclamata dalla critica oltre che dal pubblico.
Andiamo avanti nella nostra lista di serie TV britanniche con Peaky Blinders: creata da Steven Knight, la serie è un crime drama ed è ambientata a Birmingham negli Anni ’20 del Novecento.
Ci troviamo, dunque, subito dopo la Prima Guerra Mondiale e al centro della storia c’è una famiglia di gangster, gli Shelby. L’usanza di cucire una lama di rasoio nella visiera dei propri berretti fa sì che tutti li chiamino ‘Peaky Blinders, da cui dunque il nome dello show.
A capo della banda, composta da fratelli e amici, c’è Tommy che nel corso delle stagione dovrà cercare di mantenere la supremazia della sua famiglia, fronteggiando molteplici nemici. Il tutto tra amori e intrighi. Attualmente sono disponibili su Netflix tutte e 6 le stagioni.
Infine non possiamo non parlare di Utopia che, per certi versi, ricalca lo stile di Black Mirror, ma è più simile a un thriller cospirativo che a un telefilm di fantascienza. Ha destato molta attenzione (e molte critiche) ma di sicuro ha catturato l’attenzione degli spettatori, con la sua trama complessa e coinvolgente.
Un graphic novel di orgini sconosciute, un’arma di distruzione di massa e un killer spietato a piede libero. Le vite di cinque sconosciuti vengono sconvolte quando rimangono implicati in un mistero assurdo, che li costringerà a fuggire per mettersi in salvo da una pericolosa organizzazione.
Nonostante il successo delle prime due stagioni, Channel 4 non ha firmato per il rinnovo di una terza, con grande dispiacere dei telespettatori di tutto il mondo.