Si parla di un primato italiano. Ma è proprio così?
Il fiume Aril, noto localmente come “fiume Ri”, è diventato il simbolo del borgo di Cassone, situato nella provincia di Verona, sulla sponda nord-orientale del lago di Garda. Con soli 175 metri di lunghezza, è considerato il fiume più corto d’Italia e del mondo. Il suo percorso inizia nel centro del paese, dove nasce da un piccolo specchio d’acqua alimentato da una riserva protetta di pesca chiamata “polla”. Qui, le trote risalgono il fiume per deporre le uova.
Il fiume “Ri” attraversa il paese, scorrendo sotto tre ponti e formando una cascata artificiale, prima di sfociare nel lago di Garda. Il Comune di Malcesine è orgoglioso di questo primato e ha installato un cartello turistico vicino al corso d’acqua con la scritta “Il fiume più corto del mondo” in quattro lingue.
Ma è proprio così?
In realtà ci sarebbe un fiume ancor più corto. Si tratta del fiume Reprua che scorre nell’Abcasia, in Georgia, con una lunghezza di soli 27 metri.
Il secondo fiume più corto d’Italia, invece, è il Fiumelatte, un affluente del lago di Como. Con una lunghezza di 250 metri, il Fiumelatte ha una leggenda avvolta attorno a sé. Nonostante numerose spedizioni di geologi, la sua sorgente rimane un mistero, così come la sua caratteristica unica: inizia a scorrere ogni anno il 25 marzo e si ferma il 7 ottobre. Questo “fiume intermittente” ha incuriosito anche personaggi storici come Leonardo da Vinci, Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, che lo hanno citato nelle loro opere.
Il record di fiume più corto del mondo
A detenere il primato ci sarebbero due fiumi. Il primo è il Tamborasi che si trova a circa 70 km a nord della città di Kolaka in Sulawesi sudorientale, Indonesia. È lungo 20 metri e largo circa 15 metri e sfocia nel Mare di Floressi. L’altro è il Kovasselva, vanta le stesse misure – anche se c’è chi ritiene che sia lungo 22 metri – e si trova in Norvegia. Parte dal lago Kovassvatnet e termina sul mare norvegese.
Il fiume più lungo del mondo
Passando dal fiume più corto al fiume più lungo del mondo, ci immergiamo in un viaggio attraverso le imponenti acque del fiume principale della Terra: il Nilo. Con una lunghezza approssimativa di 6.650 chilometri, il fiume Nilo attraversa ben dieci paesi dell’Africa orientale e settentrionale, tra cui Uganda, Sudan, Sud Sudan ed Egitto, prima di sfociare nel Mar Mediterraneo.
Il Nilo è stato di fondamentale importanza per le civiltà antiche che si sono sviluppate lungo le sue sponde, fornendo acqua, cibo e vie di comunicazione. Ancora oggi, tale fiume svolge un ruolo cruciale per le comunità locali, fornendo risorse idriche per l’irrigazione delle colture e supportando una vasta biodiversità.
La sua portata d’acqua e la fertilità delle terre alluvionali che lo circondano hanno reso possibile lo sviluppo di una delle civiltà più antiche e influenti della storia, l’antico Egitto. Il Nilo è stato testimone di grandi imperi, come i faraoni, e ha dato vita a una ricca cultura, con monumenti e testimonianze che resistono nel tempo.
Tuttavia, anche il fiume Nilo è soggetto a sfide e minacce ambientali, come la gestione delle acque, la deforestazione nelle sue aree di origine e il cambiamento climatico. La conservazione e la gestione sostenibile delle risorse del Nilo sono diventate questioni di importanza strategica per i paesi che dipendono da questo fiume vitale.
Il Rio delle Amazzoni
Il secondo fiume più lungo del mondo è il Rio delle Amazzoni. Con una lunghezza approssimativa di 6.400 chilometri, questo fiume attraversa il continente sudamericano, sfociando nell’Oceano Atlantico.
Il fiume Amazzoni nasce nelle Ande peruviane e, man mano che scorre verso est, si espande in una vasta rete di affluenti e canali che si estende attraverso nove paesi: Perù, Colombia, Brasile, Venezuela, Ecuador, Bolivia, Guyana, Suriname e Guyana francese. La sua imponente portata d’acqua rappresenta circa il 20% di tutta l’acqua dolce che si riversa negli oceani del mondo.
Il Rio delle Amazzoni è molto più di un fiume. È un ecosistema ricco di biodiversità, con un’infinita varietà di piante, animali e popolazioni indigene che dipendono da esso per la loro sopravvivenza. La foresta amazzonica che circonda il fiume è considerata la più grande riserva di biodiversità del pianeta, offrendo rifugio a innumerevoli specie di flora e fauna uniche al mondo.
Lungo il suo percorso, il Rio delle Amazzoni attraversa una serie di paesaggi mozzafiato, dalle vaste pianure alluvionali alle fitte foreste pluviali. Il fiume stesso è caratterizzato da una serie di rapide, laghi e isole che aggiungono un fascino ineguagliabile al suo corso.
L’importanza di questo fiume non si limita solo alla sua bellezza e alla sua abbondanza di vita, ma ha un ruolo fondamentale nel ciclo dell’acqua e nel bilancio climatico globale. La foresta amazzonica agisce come un enorme “polmone verde”, assorbendo grandi quantità di anidride carbonica e producendo ossigeno vitale per il nostro pianeta.
Nonostante la sua imponenza, il Rio delle Amazzoni affronta diverse minacce ambientali. La deforestazione, l’estrazione di risorse naturali, l’inquinamento e il cambiamento climatico mettono a rischio questo prezioso ecosistema. La protezione e la conservazione dell’Amazzoni sono diventate questioni cruciali per preservare la salute del nostro pianeta e assicurare un futuro sostenibile per le generazioni future.