Il Cio ha sospeso il comitato olimpico russo. L’annuncio è arrivato dopo la decisione russa di porre sotto la sua autorità i comitati sportivi delle quattro regioni ucraine occupate.
La corsa verso le Olimpiadi di Parigi è ancora lunga. I giochi a cinque cerchi si svolgeranno, infatti, dal 26 luglio all’11 agosto 2024 a Parigi. Nel frattempo, però, nel percorso che conduce ai Giochi c’è una novità non di poco conto. Il Cio, il Comitato olimpico internazionale, ha infatti annunciato la sospensione del Roc, il Comitato olimpico russo. La decisione è arrivata nella riunione del Comitato Esecutivo che si è tenuta a Mumbai, in India. Una presa di posizione forte, che ha una motivazione chiara e una chiara causa scatenante. Si tratta, infatti, della diretta conseguenza dell’annuncio da parte dalla Russia di porre sotto la sua autorità i comitati sportivi delle quattro regioni ucraine occupate.
Il Cio ha diramata un comunicato ufficiale, nel quale spiega nel dettaglio i motivi della sua scelta. “La decisione unilaterale presa dal Comitato Olimpico Russo il 5 ottobre 2023 di includere, tra i suoi membri, le organizzazioni sportive regionali che sono sotto l’autorità del Comitato Olimpico Nazionale dell’Ucraina (vale a dire Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia) costituisce una violazione della Carta Olimpica perché viola l’integrità territoriale del Comitato olimpico dell’Ucraina, come riconosciuto dal Cio in conformità con la Carta Olimpica. In considerazione di quanto sopra, il Comitato Esecutivo del Cio ha deciso oggi che il Comitato olimpico russo è sospeso con effetto immediato fino a nuovo avviso. La sospensione ha le seguenti conseguenze:
Il Cio si riserva il diritto di prendere ogni misura o decisione a seconda dello sviluppo della situazione”.
La presa di posizione, dicevamo, è netta, ma lascia comunque aperto uno spiraglio per gli atleti russi. Nella nota, infatti, non viene ancora espresso un parere definitivo sul futuro degli atleti russi nelle competizioni olimpiche. L’opzione che al momento sembra essere la più probabile è che questi possano partecipare ai Giochi, ma farlo senza la loro bandiera. Potrebbero, quindi, gareggiare sotto una bandiera neutrale, privi dell’inno, dei colori e delle insegne russe. Nel caso in cui venisse confermata questa decisione, il passo successivo sarà capire se gli atleti accetteranno questa possibilità o decideranno di farsi da parte e non sottostare all’imposizione del Cio. Non si tratta, infatti, di una decisione scontata. Anzi, sono molto probabili alcuni passi indietro.
Nel frattempo, l’Ucraina si è espressa sul tema in maniera particolarmente dura. “Lo sport non può essere separato dalla politica quando un Paese terrorista commette un genocidio contro l’Ucraina e usa gli atleti come propaganda“, ha dichiarato Kiev in una nota della presidenza.
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