Agevolazioni anche per gli autonomi: nuovi bonus permettono di approfittare dei finanziamenti per investire sulle proprie attività. Ce ne sono di svariati, basta capire quale fa al caso proprio
Gli autonomi sono in difficoltà: nessuno sconto sulle tasse da pagare e l’inflazione crescente sono dinamiche che hanno acuito un problema già persistente in Italia, le partite Iva non hanno sicurezze. Sicuramente viviamo una crisi finanziaria problematica per tutti, dipendenti e non, ma è anche vero che in Italia gli autonomi hanno così tanti problemi che si ha paura dell’apertura della Partita IVA.
Se anche tu ti trovi in questa situazione non disperare, c’è qualche bonus che può fare al caso tuo per la tua azienda. Ci sono diversi bonus che permettono finanziamenti vantaggiosi a tutti coloro che vogliono investire nella propria attività di autonomi. Le soluzioni sono tante e prima di fare passi falsi sarebbe bene comunque farsi consigliare da un esperto in materia, nel frattempo però si può dare un’occhiata a quelle che sono le occasioni più vantaggiose.
Contributi a fondo perduto per partite IVA, ottimi per i primi investimenti o per migliorie sulla propria azienda
Anche i liberi professionisti e le partite IVA possono usufruire di contributi a fondo perduto. I creditori in questo caso non pretendono alcuna garanzia, motivo per cui sono offerte vantaggiose nel caso si decidesse di investire del denaro. Uno dei più importanti finanziamenti attivo per le partite IVA è il “Fondo Imprese Creative“, grazie al quale si possono ottenere, sia contributi a fondo perduto che finanziamenti agevolati.
Tutte le partite IVA del settore creativo potranno accedervi presentando il proprio codice Ateco. A luglio 2023, poi, è stata conclusa un’intesa per la creazione del “Fondo per l’innovazione in agricoltura“. Lo scopo del fondo è la realizzazione di progetti volti ad implementare gli investimenti nel settore agricolo per digitalizzare determinate attività.
È denaro rivolto alle piccole e medie imprese, che siano esse cooperative o quant’altro, basta che siano registrate presso il Registro delle imprese come imprese agricole, agromeccaniche o anche ittiche, coinvolgendo il settore della pesca.
Con il Bando TOCC sarà invece possibile richiedere un contributo a fondo perduto (quindi che non prevede un rimborso o degli interessi) fino a 75 mila euro, questo varrà per tutte le imprese o i singoli che hanno un progetto in ambito culturale e creativo.
