Novità in merito ai mutui: per i mesi ottobre e novembre sono state pensate soluzioni per alleggerire le rate dei mutui a tasso variabile attraverso nuove procedure.
Negli ultimi mesi la BCE ha continuato a far salire i tassi sui mutui alle stelle e la situazione è diventata difficoltosa per la maggior parte delle famiglie italiane. Chi aveva sottoscritto un contratto con tasso variabile si è ritrovato a pagare una rata praticamente raddoppiata e considerando la stasi degli stipendi la situazione è ormai completamente fuori controllo. Per i prossimi mesi, il Governo ha cercato di alleggerire il pagamento mensile con qualche agevolazione per le famiglie con isee più bassi.
Spalmare le rate dei mutui variabili è l’ultima ipotesi sul tavolo per dare ossigeno a tutte le famiglie in difficoltà. Ma poi di fatto quali sarebbero gli strumenti ad oggi già disponibili per chi vuole alleggerire il pagamento mensile? Sono all’incirca 700mila le famiglie che hanno scelto il mutuo variabile considerando anche le forme di variabili col cap, ossia con un tetto massimo oltre il quale la rata non può salire. Si tratta quindi di un numero ingente che crea allarme, per quanto si riusciranno a pagare rate così alte?
Mutui variabili e rate alle stelle: qualche escamotage per risparmiare qualcosa ogni mese con il passaggio a tasso fisso
Aspettando le direttive della prossima Legge di bilancio per il 2024, già in questi mesi si può approfittare di nuove procedure in grado di far scendere la rata. Non tutti ne sono a conoscenza ma per contrastare il caro mutui, il Governo nell’ultima legge di bilancio aveva già inserito alcune agevolazioni per tutte quelle famiglie che avevano un reddito basso, con isee fino a 35mila euro.
L’agevolazione propone la rinegoziazione obbligatoria a tasso fisso, significa la possibilità di trasformare il proprio tasso variabile in tasso fisso. Per far ciò, c’è bisogno di tre particolari requisiti: mutuo massimo fino a 200mila euro, essere in regola con le rate scadute, e che sia un tasso variabile senza tetti massimi.
l meccanismi di calcolo del nuovo tasso non sono semplici, la somma da pagare è determinata dal tasso interbancario IRS e si aggiunge lo stesso spread (la commissione fissa che va alla banca) già applicato al variabile che si vuole cambiare, ma varierà in base alle rate rimanenti e quindi al periodo di pagamento rimasto. Il risparmio non è altissimo, ma sicuramente toglierebbe un piccolo scoglio mensile, tra i contro invece rimane il fatto che poi la tassa rimarrebbe fissa per sempre e quindi la percentuale non si potrà più cambiare in caso di eventuali cali di tasso futuri.