Secondo un’indagine finanziaria, mettere i soldi su un conto deposito accrescerebbe il guadagno netto del 556% rispetto all’anno scorso.
Secondo una recente indagine finanziaria di Confrontaconti.it, il conto depositi è una delle soluzioni economiche del momento sulle quali puntare per aumentare i propri guadagni. A fronte degli elevati tassi di interesse e dell’inflazione che rallenta, gli esperti hanno ravvisato un aumento del 556% di guadagno netto, rispetto al 2022.
Il conto deposito rappresenta dunque uno degli strumenti di risparmio più vantaggiosi per i consumatori. Grazie alla riemergente situazione di inflazione e ai tassi di interesse elevati, questo prodotto di risparmio consente di beneficiare di una copertura fino a 100.000 euro.
Conto deposito: la soluzione su cui puntare
Il fondo interbancario a tutela dei depositi garantisce la copertura e un guadagno netto fino al +556%, a parità di importo investito e di durata. La recente indagine condotta dall’Osservatorio ConfrontaConti.it ha evidenziato la forte crescita dei tassi di interesse del Conto Deposito rispetto all’anno precedente, confermando la convenienza di questo prodotto di risparmio.
La ricognizione prende in esame tre opzioni di conto deposito: con vincolo a 6 mesi, a 12 mesi e a 18 mesi, considerando anche i conti deposito svincolabili che permettono di rientrare in possesso del capitale investito prima della scadenza del vincolo (in genere, con la perdita degli interessi maturati). Prevede inoltre un deposito minimo di 20.000 euro.
Secondo l’indagine, il tasso di interesse lordo garantito dal conto deposito ha registrato un sensibile aumento, offrendo ai risparmiatori una maggiore scelta a livello di tassi di interesse e, di conseguenza, di guadagno netto. Rispetto all’anno precedente, il guadagno netto è cresciuto in un range che va dal 436% al 556%, confermando la convenienza del Conto Deposito come opzione di investimento per il risparmio.
Un altro elemento interessante che emerge dall’indagine riguarda la soglia di ingresso per questo tipo di prodotto di risparmio che si è praticamente dimezzata. Il deposito minimo richiesto per accedere a questa soluzione è oggi molto più basso. Con le banche che incentivano anche i piccoli risparmiatori ad investire in questo prodotto di risparmio.
Inoltre, ciò che emerge dall’indagine dell’Osservatorio riguarda l’imposta di bollo che i risparmiatori devono pagare. I dati hanno mostrato un aumento di poco più del 10% del valore medio dell’imposta di bollo. Ma è interessante notare come i conti con imposta a carico della banca siano oggi in numero inferiore. Questo dimostra la volontà delle banche di mantenere il conto deposito come uno strumento di risparmio, anche se ci sono alcuni costi aggiuntivi.
