Tra Zanetti e l’Empoli è finita. Salta così la prima panchina in Serie A, dopo soltanto quattro giornate. Fatale il 7-0 maturato contro la Roma. La storia del calcio italiano è piena di esoneri lampo…
Salta la prima panchina in Serie A. Dopo soltanto quattro giornate il primo allenatore a dover salutare è Paolo Zanetti. Il tecnico della squadra toscana è stato, infatti, sollevato dal suo incarico e al suo posto è stato richiamato Andreazzoli. Fatale a Zanetti un inizio di stagione disastroso. Quattro sconfitte in altrettante partite e soprattutto il pesantissimo Ko maturato nell’ultima uscita. Un 7-0 contro la Roma che ha spinto i toscani a scegliere la strada dell’esonero e a provare a dare una scossa all’ambiente. Un allontamento flash per Zanetti, che ha avuto soltanto quattro giornate a disposizione. Non di certo una novità, in Italia, ma anche in Europa. È, infatti, molto lunga la lista di esoneri lampo.
Empoli, esonero flash per Zanetti: i precedenti
Quello di Zanetti è il primo esonero della Serie A 2023/2024, ma non di certo il più rapido di sempre. Guardando alla storia recente sono diversi gli esempi di panchine saltate nelle prime giornate, a volte persino senza scendere in campo. Una situazione simile a quella di Zanetti la visse Angelo Gregucci nel 2009, quando venne allontanato dall’Atalanta dopo quattro giornate. Anche in quel caso, la squadra si trovava ultima a zero punti, con un solo gol fatto. Durò qualche partita in più l’esperienza di mister Giampaolo sulla panchina del Milan. In quel caso, era la stagione 2019 e il tecnico venne esonerato dopo sette partite, condite da quattro sconfitte. Nella stagione 2005/2006, Attilio Tesser ebbe, addirittura, soltanto una partita a disposizione prima di essere allontanato da Cellino. Tre furono, invece, le giornate concesse a Malesani da Zamparini a Palermo nella stagione 2012/2013.
Il “loco” Bielsa, invece, venne esonerato dalla Lazio senza nemmeno potersi sedere in panchina. Più che esonero, potremmo chiamarlo “divorzio”. Era il 2016 e due giorni dopo la firma del contratto le parti decisero di separarsi. Il motivo ancora oggi resta un mistero.
Durò molto poco anche l’esperienza portoghese di Del Neri. Il Porto era reduce dagli anni d’oro di Mourinho e puntò sul tecnico friulano per tenere alto il livello. Lo spogliatoio, però, era di un’altra idea e fece pressione sulla società per allontanarlo. Pressioni che portarono i loro frutti: esonero dopo meno di un mese dalla nomina.
Cambia la società, via l’allenatore
Curioso il caso di Mihajlovic. Nel 2018, reduce dall’esonero maturato al Torino, trovò casa allo Sporting Lisbona, storico club portoghese che stava attraversando un turbolento passaggio di proprietà. Non più tardi di 12 giorni dopo, una volta che il club venne ceduto, il tecnico serbo venne immediatamente esonerato. Andò peggio a Rosenior, il quale sedette sulla panchina della Torquay, quarta serie inglese, per… 10 minuti. Anche in quel caso a giocare un ruolo fondamentale fu un passaggio di proprietà. Il cambiamento alla guida del clun maturò poc hi istanti dopo la firma di Rosenior e portò al suo esonero in cambio di una figura più gradita alla nuova proprietà. Si tratta, con ogni probabilità, dell’esonero più veloce della storia.