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Sport

Leeds-Millwall: le ragioni dietro la storica rivalità

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Gianluca Pirovano

La rivalità tra Leeds e Millwall è tornata ad accendersi dopo che le due squadre si sono incontrate sul campo per un match di Championship. Una rivalità, la loro, difficile da spiegare…

Ci sono rivalità cittadine o, in generale, territoriali. Ci sono rivalità storiche, nate da antipatie legate a episodi che risalgono, in alcuni casi, a secoli prima. O ancora ci sono rivalità sportive, che si sviluppano, cioè, di pari passo con i risultati sul campo. Rivalità, in questo caso, nuove che possono poi, alternativamente, evolversi e proseguire oppure spegnersi una volta che i destini delle squadre si dividono. Insomma, esistono rivalità di ogni genere. E, poi, c’è quella tra Leeds e Millwall, vale a dire un’acredine che è molto difficile da spiegare perché, in sostanza, non ha appigli da offrire.

L’odio tra Leeds e Millwall: una rivalità… senza un perché

Le due squadre inglesi sono tornate a incontrarsi in gare ufficiali, complice la retrocessione del Leeds dalla Premier League alla Championship. Al The Den, stadio di casa del Millwall, ad avere la meglio, senza particolare fatica, sono stati gli ospiti, che si sono imposti con un netto 3-0. Un risultato che ha permesso al Leeds di trovare la seconda vittoria stagionale e di superare proprio il Millwall. Al di là della classifica, la Championship è un campionato lunghissimo e al momento ancora agli albori, la partita è servita per riaccendere una rivalità storica del calcio inglese. E pensare che, se uno nomina il Millwall, la mente va subito al West Ham, rivale cittadino e storico avversario di battaglie dentro e fuori dal campo. O se pensa al Leeds, immagina la rivalità con il Manchester United o quella territoriale con l’Huddersfield. Tra Leeds e Millwall, però, l’acredine è molto alta e, per i tifosi di entrambe le società, quella contro i rivali è una partita particolarmente sentita. Certo, fa sorridere il fatto che, anche tornando indietro nel tempo, non si riesca a trovare un episodio che abbia scatenato tutta questa antipatia.

Immagine | Epa @Andrew Yates – Fortenews.it

Due tifoserie storiche, un’antipatia marcata

Già, perché prima degli anni Duemila, Leeds e Millwall non si erano praticamente mai incontrate sui campi. Pur essendo entrambe due società storiche del calcio inglese, le traiettorie dei due club hanno quasi sempre seguito percorsi differenti, con il risultato che i match ufficiali prima del nuovo millenio erano circa una decina. Nel complesso, nella loro lunga storia, Leeds e Millwall sono state nello stesso campionato soltanto per diciotto stagioni. Troppo poco tempo per pensare a una rivalità nata sul campo, a causa del risultati. Allo stesso tempo, le due squadre non sono geograficamente vicine e le due città che rappresentano non sono particolarmente rivali. Insomma, non c’è nulla che spieghi in maniera logica questo astio. Un astio che ha preso corpo e si è via via rinvigorito negli anni Duemila, quando i due club sono tornati ad incontrarsi sul campo, ma che, nei fatti, esisteva già.

No one likes us, we don’t care

In conclusione, l’origine della rivalità va forse ricercata nella natura delle due tifoserie. Stiamo parlando, in entrambi i casi, di realtà turbolente, che hanno rappresentato un punto di riferimento, se così si può dire, negli anni d’oro degli hoolingans. Tifoserie che, ancora oggi, si portano dietro la fama di essere inospitali e casiniste. Il tutto con le dovute proporzioni: il Leeds è, infatti, anche uno dei club con il seguito più numeroso d’Inghilterra, cosa che del Millwall non si può dire, pur conservando una tifoseria affezionata e sempre presente.

Ecco, forse è proprio dietro a questo somigliarsi così tanto che va cercata l’origine di una rivalità così accesa. Entrambe le tifoserie non amano piacere agli altri. Basti pensare al celeberrimo motto Millwall “no one likes us, we don’t care”, “non piacciamo a nessuno, non ci importa”, che è la perfetta fotografia di cosa significhi tifare Millwall e che somiglia molto anche al modo di intendere il tifo dalle parti di Ellan Road. Il risultato è, in definitiva, ciò che vediamo, una rivalità accesa tra persone che si somigliano e, forse proprio per questo, si stanno antipatiche. Una rivalità che esiste per il semplice fatto di percepire una antipatia “naturale” per l’altro. Non resta, allora, che darsi appuntamento per la gara di ritorno. Si giocherà ad Ellan Road il 16 marzo.

Gianluca Pirovano

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