Le+persone+belle+hanno+pi%C3%B9+successo%3F+Cos%26%238217%3B%C3%A8+il+%26%238220%3Bpretty+privilege%26%238221%3B
fortenewsit
/le-persone-belle-hanno-piu-successo-cose-il-pretty-privilege/amp/
Attualità

Le persone belle hanno più successo? Cos’è il “pretty privilege”

Published by
Giuliana Presti

Il successo è dato dall’autostima generata dal bell’aspetto, che rende le persone più sicure e quindi più desiderabili

Quanto può influire la bellezza esteriore nel successo di una persona? Nel libro “La bellezza paga: perché le persone attraenti hanno più successo“, Daniel Hamermesh ha raccolto le sue riflessioni riguardo l’argomento, tentando di spiegare quali siano i vantaggi nell’essere di bell’aspetto sia per la sfera sociale che professionale. Hamermesh parla di “pulchronomics”, che vuol dire “economia della bellezza”. Da diversi dati, alcuni dei quali raccolti già negli anni ’70, si evince che le persone con un aspetto estetico di bellezza inferiore alla media guadagnano dal 12% al 17% in meno di quelli considerati di bell’aspetto, anche se lo stesso autore sottolinea che si tratta soltanto di un calcolo approssimativo.

Come si spiega questo successo? Non soltanto con l’influenza positiva che hanno negli altri le persone belle, il successo è dato anche dall’autostima generata proprio dal bell’aspetto, che rende le persone più sicure e quindi più desiderabili. Quanto sono importanti, invece, peso e altezza? “Gli osservatori sono in grado di separare la bellezza dal fisico: la relazione tra le valutazioni di bellezza e altezza/peso è molto debole“, scrive l’autore. “Un viso su un corpo alto o sovrappeso è giudicato più o meno allo stesso modo di un viso identico su un corpo basso o magro.”

Studenti attraenti ricevono voti più alti durante gli esami in presenza

Nel suo libro, Hamermesh, cita anche uno studio del 2008 che ha rivelato che in un programma televisivo olandese alcuni membri del team, seppur competenti e produttivi, erano stati scartati perché poco attraenti. I dati confermano che gli individui più attraenti hanno più probabilità di ottenere successo e di essere assunti durante i processi di selezione. La società ha imposto nel corso degli anni alcuni standard legati all’aspetto fisico, a partire dalla corporatura, dai dettagli del viso, ma anche alla carnagione. Anche il sociologo francese Jean-François Amadieu ha confermato che gli individui più attraenti hanno senza dubbio più possibilità di avanzare in termini di carriera all’interno di un contesto lavorativo.

Foto | unsplash @peterkalonji – Fortenews.it

Secondo il professor Albert Mehrabian, psicologo statunitense, durante un’approccio esclusivamente visivo e quindi non verbale, l’impatto che abbiamo su qualcuno è influenzato al 55% dal nostro viso, al 38% dalla nostra voce e solamente al 7% da quello che siamo capaci di controllare nel tentativo di fare bella figura. Una persona attraente appare più intelligente, socievole e capace, mentre un’altra dall’aspetto fisico meno bello può apparire trascurata e meno idonea.

Un articolo, che ha utilizzato i dati degli studenti di ingegneria in Svezia, ha spiegato che quando gli esami universitari vengono svolti in presenza c’è una maggiore probabilità per gli studenti attraenti di ricevere voti alti, mentre quando l’istruzione si svolge a distanza, come è successo ad esempio durante la pandemia di COVID-19, i voti delle stesse studentesse sono peggiorati.

Effetto alone

Si chiama effetto alone, quella situazione in cui, quello che pensiamo di una determinata persona riesce a influenzare il modo in cui la vediamo. Uno studioso affermava che l’effetto alone “può modellare la nostra percezione dell’intelligenza e della competenza degli altri”. “Un esempio dell’effetto alone è lo stereotipo dell’attrattiva, che si riferisce alla tendenza ad assegnare qualità e tratti positivi a persone fisicamente attraenti”. “Le persone spesso tendono a giudicare gli individui attraenti come dotati di una moralità più elevata, di una migliore salute mentale e di una maggiore intelligenza”.
L’espressione effetto alone fu coniata da Edward Thorndike nel 1920, all’interno di un articolo dal titolo The Constant Error in Psychological Ratings.

Giuliana Presti

Recent Posts

Sempre più italiani ricorrono alla praticità dei prestiti online

Negli ultimi anni, è aumentata costantemente la domanda di prestiti online, innanzitutto grazie alla crescente…

8 mesi ago

Scuole senza voti, pro e contro: in quali Paesi ci sono già

Il futuro dell'istruzione: scuole senza valutazione numerica, una riforma educativa in ascesa  Nell'ambito dell'innovazione educativa,…

10 mesi ago

Barbara D’Urso: cosa fa adesso la conduttrice?

L'ex regina di 'Pomeriggio 5' ritorna in tv con un nuovo programma? Ipotesi e indizi…

10 mesi ago

Slow tourism in Italia: ecco dove andare

Siete amanti dello slow tourism, ma non sapete dove praticarlo in Italia? Ecco i luoghi…

10 mesi ago

10 bellissime località vicino Roma da visitare subito

Vediamo quali sono le località nei pressi della Capitale che bisogna visitare almeno una volta…

10 mesi ago

Io Capitano candidato agli Oscar: chi è Matteo Garrone e quali altri film ha diretto

Agli Oscar ci sarà anche un film italiano: Io Capitano, diretto da Matteo Garrone, uno…

10 mesi ago