Nel corso di un confronto verbale con Austin Theory ha usato una parola che avrebbe potuto far passare delle beghe legali alla compagnia
C’è un detto che chi segue la WWE dovrebbe sempre tenere a mente: mai dire mai. Nel corso degli anni tanti eventi che sembravano impossibili si sono concretizzati, dal ritorno di Bret Hart dopo lo screwjob di Montréal al turn heel di Roman Reigns, senza dimenticare la fine della streak di Undertaker e l’ultimo match di Stone Cold Steve Austin, combattuto contro Kevin Owens a WrestleMania 38. Nell’ultima puntata di SmackDown! c’è stata un’altra sorpresa impossibile da pronosticare: The Rock è tornato senza preavviso, mandando in visibilio i fan di tutto il mondo.
Ha approfittato dell’occasione per prendere un microfono in mano e ricordare a tutti chi è “l’uomo più elettrificante nel mondo dello sport-spettacolo”, anche se stavolta non tutto è andato come al solito. La WWE, infatti, ha censurato una parola presente nel discorso (in gergo “promo”) di Dwayne Johnson per evitare delle beghe legali. Scopriamo nel dettaglio cos’è successo.
Nel corso del suo confronto verbale con Austin Theory, The Rock ha invitato il pubblico a dare dello “s*****o” (asshole) all’ex campione degli Stati Uniti. Questo comportamento violerebbe una specifica legge della Federal Communications Commission (l’equivalente statunitense dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), ossia quella che vieta di dire parolacce o stimolarne l’uso durante una diretta televisiva
WWE e FOX, l’emittente che trasmette SmackDown! negli Stati Uniti) hanno scelto di censurare l’epiteto per non incorrere in possibili citazioni in giudizio. Nonostante questa modifica, il segmento tra il veterano e la nuova leva, sulla quale i piani alti della federazione sembrano puntare molto, è stato un successo, come dimostrato dalle reazioni del pubblico presente nell’arena e dai commenti entusiasti arrivati sui social nelle ore successive alla messa in onda.
In passato il termine forte usato da The Rock non sarebbe mai stato censurato e forse è per questa ragione che il People’s Champ l’ha pronunciato senza esitazioni. La stragrande maggioranza della carriera dell’ex campione del mondo si è svolta durante la cosiddetta Attitude Era (1997 – 2002), ossia il periodo in cui la WWE ha proposto la versione più trasgressiva dei suoi programmi. Le parolacce e i riferimenti a vari argomenti tabù erano all’ordine del giorno, soprattutto perché Raw (lo show di punta della compagnia) era espressamente rivolto a tutte le persone di età pari o superiore ai 14 anni, quindi poteva permettersi senza problemi delle uscite meno family friendly.
Nel corso degli anni il panorama televisivo è cambiato parecchio, così come le leggi che lo regolano, e non tutto quel che in passato era considerato accettabile lo è ancora. Gli show della WWE sono targati “TV PG”, il che significa che devono cercare di proporre contenuti adatti alle famiglie, senza esagerare in termini di violenza, turpiloquio e temi trattati. Può ancora capitare che un wrestler si ferisca e sanguini (gli incidenti capitano), ma non è più accettato che si tagli da solo (in gergo “bladejob”) per aumentare la crudezza del match. Da anni sono anche vietati i colpi di sedia diretti alla testa, soprattutto per tutelare il più possibile la salute degli atleti.
Per quanto riguarda quel che farà The Rock in WWE nei prossimi mesi, per ora non si può fare altro che speculare. Nel corso del programma “The Pat McAfee Show”, la star del wrestling e di Hollywood ha dichiarato di essere aperto a qualsiasi proposta in vista di WrestleMania 40, la prossima edizione dello show annuale più importante della WWE, che si svolgerà sabato 6 e domenica 7 aprile 2024. Potrebbe dunque essere lecito aspettarsi un suo match in quell’occasione, soprattutto perché sarebbe uno dei modi migliori per celebrare il prestigioso anniversario.
Per quanto riguarda il suo possibile avversario, c’è un nome che spicca sopra tutti gli altri: quello di Roman Reigns. L’attuale Undisputed WWE Universal Champion è suo cugino e in storyline di definisce il capo tribù della famiglia samoana degli Anoa’i, una delle più importanti nell’intera storia del wrestling. The Rock ne fa parte e potrebbe non essere troppo entusiasta di come Reigns ha trattato i suoi parenti nel corso degli ultimi anni. Un match tra i due sarebbe tanto storico quanto logico, anche se forse si potrebbe svolgere senza mettere in mezzo le cinture, delle quali The Rock non ha certo bisogno.
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