Negli ultimi mesi in Italia sono stati eseguiti i primi test per quanto riguarda il servizio di emergenza nazionale IT-Alert, campagna che proseguirà anche nelle prossime settimane. Se non avete ricevuto alcun messaggio di avviso nei giorni stabili o avete riscontrato qualche disservizio, ecco cosa dovreste fare
Un progetto il cui scopo è quello di avvisare tempestivamente la popolazione italiana in caso di grave emergenza e di fornire il necessario supporto.
Stiamo parlando di IT-Alert, servizio promosso dal Governo Italiano e la cui fase di sperimentazione è stata avviata ormai da qualche mese.
Diverse sono, infatti, le regioni in cui ai cittadini è già stato inviato un messaggio di allerta come prova del funzionamento di IT-Alert, ma è capitato che alcune persone non abbiano ricevuto alcun avviso.
Se siete tra coloro che non hanno ricevuto il messaggio di IT-Alert quando avrebbero dovuto, in questo articolo vi spieghiamo cosa potrebbe essere successo e cosa dovreste fare.
La campagna di test IT-Alert è iniziata il 28 giugno scorso in Toscana, prima regione in cui è stato testato il nuovo servizio di allerta nazionale.
Il 5 luglio è toccato poi alla Sicilia, seguita il 7 luglio dalla Calabria e il 10 luglio dall’Emilia-Romagna.
Una prima fase di test, a cui ne è seguita poi una seconda, iniziata già lo scorso 12 settembre in Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche.
Il 14 settembre è stata, invece, la volta di Piemonte, Puglia e Umbria, mentre il 19 settembre è toccato a Basilicata, Lombardia e Molise.
Ultimi test eseguiti in ordine di tempo sono stati quelli del 21 settembre, i quali hanno coinvolto Valle d’Aosta e Veneto (rinviato invece il test in Lazio a causa dell’allerta meteo, ndr), e quelli del 26 settembre, che hanno riguardato Abruzzo, Liguria e la Provincia Autonoma di Trento.
Il 13 ottobre prossimo il servizio verrà, infine, testato nella Provincia Autonoma di Bolzano.
Chiunque fosse presente in ognuna di queste regioni nelle date indicate ha ricevuto, quindi, un messaggio di allerta sul proprio telefono cellulare, inviato direttamente dal centro di controllo in cui viene monitorato il servizio IT-Alert.
Una fase di test il cui scopo è quello di migliorare un servizio che dovrebbe poi essere lanciato ufficialmente in Italia a partire dal 2024 e che si pone l’obiettivo di diventare un nuovo valido strumento di aiuto in caso di grave emergenza.
Ai cittadini è stato, quindi, inviato un messaggio di prova, accompagnato da un segnale acustico molto forte e facilmente distinguibile, a cui è seguito anche l’invito a compilare un questionario online, così da poter raccogliere riscontri e dati in questa fase di test.
Purtroppo, diverse persone hanno segnalato di non aver ricevuto alcun messaggio, mentre altre hanno riscontrato alcuni disservizi.
C’è chi, infatti, ha ricevuto il testo, ma non ha avvertito alcun segnale acustico e chi non è stato avvisato affatto.
Come mai? I motivi possono essere molteplici.
Affinché il sistema di allerta funzioni correttamente e il messaggio completo sia quindi ricevuto, è necessario che il proprio cellulare sia acceso e nei pressi di una qualsiasi antenna.
Se il telefono è spento, in modalità aereo o si trova in una zona senza campo, il servizio non funzionerà.
E ancora, se il cellulare è in modalità silenzioso, il suono che accompagna il messaggio potrebbe non venire segnalato correttamente.
Una serie di problematiche alle quali chi si occupa del nuovo servizio IT-Alert sta già provando a porre rimedio. Questa fase di test, d’altronde, serve proprio per scoprire i punti deboli dello strumento di allerta e capire come rafforzarli.
Cosa fare, allora, nel caso in cui non si abbia ricevuto alcun messaggio o si siano riscontrati eventuali errori?
La Protezione Civile ha chiesto di recarsi sull’homepage del sito www.it-alert.it e di compilare il questionario presente. In alternativa, è possibile chiamare anche il Contact Center al numero verde 800 840 840, così da segnalare ogni disservizio.
Solo così la Protezione Civile potrà entrare a conoscenza delle problematiche riscontrate dai cittadini e apportare le necessarie migliorie tecniche.
IT-Alert è un nuovo sistema di allarme pubblico che verrà utilizzato in Italia per informare direttamente la popolazione in caso di grave emergenza.
È una vera e propria sirena di allarme, la quale scatterà per fornire notizie in tempo reale a chiunque si trovi in una zona già colpita da una seria situazione di pericolo o nella quale è prevista un’imminente emergenza.
Lo scopo è, infatti, quello di segnalare il più rapidamente possibile la presenza di un pericolo per i cittadini e di fornire loro le informazioni necessarie su cosa fare in caso di “maremoti generati da un sisma, collasso di una diga, attività vulcanica (relativamente ai vulcani Campi Flegrei, Stromboli, Vesuvio e Vulcano), incidenti nucleari o situazioni d’emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015 n. 105 (Direttiva Seveso) e precipitazioni intense”, come specificato direttamente sul sito ufficiale di IT-Alert.
Questo nuovo servizio andrà ad affiancare i già esistenti sistemi di allarme a livello locale e nazionale, i quali non verranno sostituiti da IT-Alert, bensì integrati da esso.
Verranno, quindi, mantenuti tutti i mezzi di comunicazione già previsti dal Servizio Nazionale della Protezione Civile, dal momento che il sistema IT-Alert è conforme allo standard internazionale CAP (Common Alerting Protocol), il che significa che è in grado di garantire una completa interoperabilità con gli altri sistemi nazionali e internazionali già usati per diffondere avvisi di allerta.
Nel concreto, i messaggi inviati da IT-Alert viaggiano attraverso la tecnologia cell-broadcast, la quale permette a ogni dispositivo mobile connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile di ricevere un messaggio di avviso (come specificato in precedenza, il telefono deve essere acceso e non in modalità aerea, ndr).
La tecnologia cell-broadcast consente, infatti, l’invio di messaggi IT-Alert a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, così da delimitare il più possibile l’invio del testo di allerta nella zona realmente colpita dall’emergenza.
A gestire il servizio nella fase di sperimentazione è un particolare dipartimento della Protezione Civile Italiana, mentre il sistema IT-Alert, una volta ufficialmente in funzione, potrà essere utilizzato anche da tutte le altre componenti del Servizio Nazionale di Protezione Civile.
A prevederlo è la Direttiva del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare emessa il 7 febbraio 2023.
Nota importante: per ricevere i messaggi di IT-Alert non è necessario scaricare alcuna app specifica.
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