Israele, bombe al fosforo su Gaza. Cosa sono?

Si tratta di armi incendiarie che provocano gravi ustioni e lesioni. Le denunce contro l’esercito di Tel Aviv arrivano da Human Rights Watch e Amnesty International. L’uso indiscriminato contro i civili in aree densamente popolate può costituire un crimine di guerra

 

Israele ha usato bombe al fosforo bianco su Gaza e Libano. La denuncia arriva da Human Rights Watch, che ha preso in esame video dei raid condotti in questi giorni dalle forze armate israeliane come rappresaglia all‘offensiva lanciata lo scorso 7 ottobre da Hamas, il movimento islamista che controlla la Striscia sotto assedio.

Secondo l’indagine dell’organizzazione per i diritti umani, ripresa e verifica anche dal Washington Post, i proiettili (da 155mm) sono stati impiegati il 10 e l’11 ottobre sul porto di Gaza City e su due località rurali lungo il confine settentrionale con il Libano. L’esercito da parte sua si limita a dire di “non esserne al momento a conoscenza”.

Le convenzioni internazionali proibiscono l’uso del fosforo bianco sui civili in ragione dei gravi danni che può causare. Si tratta infatti di un’arma incendiaria che provoca, fra le altre cose, ustioni e intossicazioni. “È illegittimo e indiscriminato l’impiego del fosforo bianco in aree densamente abitate, dove può incendiare case e provocare enormi danni alla popolazione”, spiega Lama Fakih, direttore per il Medio Oriente il Nord Africa dell’Ong.

Dopo la denuncia da parte di Hrw, anche Amnesty International ha raccolto “prove convincenti che documentano l’uso di proiettili di artiglieria al fosforo bianco da parte dell’esercito israeliano in aree civili densamente popolate di Gaza, molti dei quali possono essere considerati attacchi illegali indiscriminati.

Attraverso foto e video, il team del Crisis Evidence Lab dell’Ong ha potuto verificare in particolare l’attacco avvenuto sul porto di Gaza l’11 ottobre scorso. Amnesty International ha fato sapere che sono al vaglio altre prove del potenziale uso di munizioni al fosforo bianco nel nord di Israele e in Libano.

Cosa è il fosforo bianco

Il fosforo bianco è una sostanza chimica, giallastra o incolore e dall’odore simile all’aglio, che si incendia rapidamente a contatto con l’ossigeno e continua a bruciare finché non è esaurito. Non può essere spento con l’acqua. Il calore generato raggiunge temperature elevatissime che superano gli 800 gradi. Viene impiegato in ambito militare da oltre un secolo in tutto il mondo, come arma o come copertura in ragione del denso fumo che genera quando brucia.

Proiettili di artiglieria al fosforo bianco nella disponibilità dell'esercito israeliano
Proiettili di artiglieria al fosforo bianco | Foto Amnesty International / Crisis Evidence Lab

Gli effetti delle bombe al fosforo bianco

Quando viene a contatto con la pelle, brucia i tessuti provocandone la necrosi con dolori atroci. Inoltre i fumi prodotti dalla combustione, se inalati, possono essere tossici, corrodere mucose e organi interni. Le lesioni che riporta chi sopravvive sono permanenti. Senza contare che le fiamme distruggono case, coltivazioni e allevamenti animali.

L’uso è un crimine di guerra?

Il fosforo bianco non rientra nella definizione di arma chimica ma è classificato come arma incendiaria. In base alla Convenzione sulle armi convenzionali (3° Protocollo), l’uso in ambito militare come arma e come “cortina fumogena” è legittimo. È proibito invece l’impiego contro i civili e in zone ad alta “concentrazione”. Israele, a differenza del Libano e della Palestina, non ha ratificato il Protocollo.

Il diritto internazionale umanitario non vieta esplicitamente l’impiego del fosforo bianco, ma resta proibito e costituisce un crimine di guerra l’uso contro i civili e in aree densamente popolate, come appunto la Striscia, che conta oltre 2 milioni di abitanti su un territorio di appena 365 chilometri quadrati.

L’impiego del fosforo bianco su Gaza, una delle zone con la più alta densità abitativa al mondo, amplifica il pericolo per la popolazione e vìola il diritto internazionale umanitario, che proibisce di mettere a rischio i civili”, sostiene Human Right Watch nel report.

Secondo Brian Castner, ricercatore di Amnesty International, è ancora troppo presto per stabilire se Israele abbia commesso un crimine di guerra. “Dobbiamo capire quali erano gli obiettivi militari e lo scopo dell’impiego del fosforo bianco. Ma in generale qualunque attacco che non discrimina tra civili e forze militare è una violazione delle leggi di guerra”, ha detto al quotidiano americano.

Del resto non sarebbe la prima volta che Israele fa uso del fosforo bianco in violazione del diritto internazionale. Hwr ha documentato la morte di dozzine di civili nel 2009, quando lo Stato ebraico ha lanciato l’operazione “Piombo fuso” su Gaza.

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