Inaugurata a Chieti ‘la casa del pilota’: un museo ricco di storia e di ricordi

In provincia di Chieti è stata inaugurata La Casa del Pilota; un museo in cui tradizione, impegno, storia e devozione si incontrano.

Qualche giorno fa, ad Archi, in provincia di Chieti, è stato inaugurato un nuovo museo dedicato all’aeronautica, denominato “La Casa del Pilota”; ma come mai questo nome? Perché è stato allestito nella casa natale di Eugenio Sirolli, un aviatore pluridecorato e portato per l’aviazione. A diciotto anni era già pilota acrobatico nella Regia Aeronautica.

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Inaugurato il nuovo museo dell’aeronautica La Casa del Pilota – ForteNews.it

Medaglia d’argento nella Seconda Guerra Mondiale, morì molto giovane, a ventisette anni, in un volo di guerra. La causa della morte, tuttavia, non fu il nemico, ma il motore del suo caccia manifestò dei problemi, facendolo cadere nei pressi del Monte Amiata. Il suo corpo riposa nel cimitero di Archi, luogo dove il comune gli dedicò una via, quella della sua casa natia, dove oggi sorge il museo dell’aeronautica, La Casa del Pilota.

Inaugurato il museo dell’aeronautica ad Archi: La Casa del Pilota

L’idea di raccogliere testimonianze legate all’aeronautica di quel periodo, è stata del nipote di Eugenio Sirolli, il defunto aviatore a cui è stato dedicato il museo. Grazie all’aiuto dei parenti degli altri aviatori e la collaborazione di Fly Story, è stato possibile raccogliere ed esporre cimeli, pezzi di aereo, oggetti personali, fotografie e libri, appartenenti a quel determinato periodo storico e legati a Gabriele D’Annunzio.

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Raccolte di immagini e oggetti di aviazione, legati al periodo storico e a D’Annunzio – ForteNews.it

L’ideatore del museo e nipote di Eugenio Sirolli, ha raccontato un aneddoto su come sia nato il nome dei quattro gatti: quando suo zio tornava ad Archi, parlando delle proprie imprese e quelle dei suoi compagni, suo padre gli diceva che erano solo quattro gatti, senza futuro. Dopo questo episodio, prendendolo con ironia, nacque il nome della squadriglia dei quattro gatti, il quale stemma vola ancora oggi nei cieli, simbolo del terzo stormo dell’aeronautica militare italiana.

L’inaugurazione, patrocinata dall’Aeronautica militare e dal comune di Archi, è stata presieduta da personalità importanti del settore, come Giancarlo Naldi e Basilio De Martino, due generali, inoltre, era presente il presidente del comitato per il Centenario dell’aeronautica, il senatore Eteswaldo Sigismondi, l’associazione Azzurra di Loreto, le associazioni di Arma Aeronautica di Loreto, Lanciano, Roma, AvezzanoVasto, l’associazione nazionale dei carabinieri e diversi sindaci del territorio circostante.

Un altro generale si è presentato, da Firenze, Nicola Da Nicola, che ha collaborato, portando degli scritti di D’Annunzio. Wilma Naldini era presente, la moglie del pilota delle frecce tricolori, morto nell’incidente di Rammstein.

Nicola De Laurentis, sindaco di Archi, è stato fiero, contento e orgoglioso di ciò che è accaduto ad Arci, dove si è inaugurato un museo che ripercorre il passato e mantiene vivo il ricordo di chi e cosa non c’è più.

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