Il Governo propone un bonus specifico per i giovani. Ecco il Bonus Gioventù da 250 euro, in aiuto dei cittadini più giovani.
Dal momento della cancellazione del Bonus Cultura, sono stati molti i bubbolii di dissenso. I più giovani non erano disposti a rinunciare a quella utile entrata annuale e per questo il Governo ha messo sul tavolo l’idea del Bonus Gioventù. Andiamo a vedere come funziona.
Il Bonus Cultura, considerando le molte spese per le riforme che sarebbero state messe in atto dal Governo Meloni, era diventata una spesa superflua per lo Stato italiano. La sua cancellazione, tuttavia, ha suscitato voci di dissenso tra i più giovani per cui quei soldi del bonus di Matteo Renzi erano molto importanti. Il Bonus Cultura garantiva ogni anno a tutti i neo 18enni una carta da 500 euro da impiegare negli acquisti di materiale buono per l’accrescimento culturale.
Libri, biglietti per spettacoli teatrali e cinematografici, corsi di aggiornamento, biglietti per musei e molto altro. La scomparsa del Bonus Cultura potrebbe ora fare spazio al Bonus Gioventù del Governo Meloni, un bonus di 250 euro per i giovani dai 7 ai 25 anni che sarebbe un interessante aiuto per le famiglie italiane in difficoltà finanziarie. Come per altre agevolazioni concesse dal Governo nel corso dell’amministrazione, tuttavia, il bonus non sarà diretto ai giovani in particolare, ma alle loro famiglie, in particolare quelle con i redditi più bassi.
Un bonus a sostegno delle famiglie in difficoltà
Il bonus infatti sarà disponibile solo per le famiglie con un reddito annuale di massimo 90.000 euro secondo il calcolo dell’ISEE che hanno figli a carico di età compresa tra 7 e 25 anni. Il bonus è stato presentato dal Governo e potrebbe essere prossimamente approvato. Qualora lo fosse sarebbe un aiuto concreto dello Stato italiano verso le famiglie con figli da affiancarsi, almeno per quest’anno, all’assegno unico per i figli a carico per lo scopo di assistere le famiglie italiane contro il problema dell’aumento delle spese che stanno martoriando il Paese negli ultimi 2 anni.
L’idea, per come l’ha messa il Governo, è quella di promuovere l’equità tra gli strati sociali delle famiglie italiane, permettendo a tutti di superare il problematico periodo. L’aumento del tasso di inflazione nel 2023, anche se non vertiginoso come nel 2022, è ancora presente e non accenna a fermarsi. Questo sta portando i prezzi dei prodotti a salire sempre di più mentre gli stipendi dei lavoratori non si alzano.
Molte famiglie sono in seri guai finanziari a causa di questa crisi e il Governo deve fare quello che può per bilanciare la situazione. La puntualizzazione sull’equità che il Governo porta avanti non è affatto campata in aria. Uno dei problemi sociali della crisi è l’acuirsi della differenza tra le fascie sociali.
Mentre i più ricchi continuano a vivere la propria vita nonostante la crisi, le fasce più basse hanno dei grossi problemi ad arrivare alla fine del mese. Il bonus gioventù permetterà un piccolo aiuto in questo senso, ma fino a questo momento gli interventi del Governo hanno avuto un impatto limitato.