La iena oppure l’orso? Lo squalo o l’alligatore? Quali animali, secondo te, hanno il morso più potente? E a quanto equivale? Scopriamolo
Quello che molte specie di animali hanno in comune tra loro è senza dubbio il morso, arma infallibile ma di cui, tuttavia, quasi sempre ci dimentichiamo quanto possa essere sinonimo di potenza.
Infatti, di fronte a un morso di un predatore, raramente ci siamo posti domande come “ok, lacera, strappa, demolisce, distrugge ma quanto fa male, qual’è la pressione esercita da quelle mandibole?“
Dunque cerchiamo di stilare una classifica dei 10 morsi più potenti al mondo, partendo dal presupposto che tale misurazione può variare a seconda delle metodologie e delle tecniche utilizzate.
La potenza dei morsi degli animali e come si misura
Ma parliamo prima dei morsi: la loro potenza si riferisce alla forza esercitata quando un animale chiude le sue mascelle su un oggetto.
Questa forza è indicatore dell’abilità di un animale di infliggere danni con il suo morso, sia per catturare le prede che per difendersi o combattere.
La potenza del morso può avere un ruolo cruciale nella dieta e nella strategia predatrice di un animale, determinando quali alimenti o prede può consumare efficacemente.
La potenza del morso viene spesso misurata in termini di pressione, utilizzando unità come il “pound per square inch” (PSI). Ad esempio, un animale con un morso di 500 PSI esercita una forza di 500 libbre su un’area di un pollice quadrato.
Gli animali con mascelle particolarmente potenti tendono ad avere una combinazione di muscoli della mandibola forti, leve ossee efficaci e (spesso) denti specializzati per perforare, schiacciare o strappare.
Tuttavia, non sono i denti o le fauci che danno un grande morso, ma lo scatto di chiusura feroce e, non sempre, questo significa che se un animale può esercitare una grande forza, lo faccia davvero.
Infine, mentre la potenza del morso può fornire un indicatore dell’abilità predatrice o della forza di un animale, è importante notare che non è l’unico fattore che determina l’efficacia di un animale come predatore o combattente.
Altre caratteristiche, come la velocità, l’agilità, la strategia di caccia, la resistenza e gli adattamenti sensoriali, possono essere altrettanto cruciali per il successo di un animale nella natura.
La potenza di un morso può essere misurata direttamente o stimata indirettamente, e il metodo scelto dipende spesso dalla specie in questione e dalla situazione.
Ci può essere la misurazione diretta, ovvero che gli animali possono mordere direttamente un sensore di forza oppure un dispositivo speciale chiamato transduttore di forza.
Questo strumento misura la forza esercitata dall’animale durante il morso. Naturalmente, questo approccio ha delle sfide, come ad esempio ottenere un morso naturale e pieno di forza da parte dell’animale in un ambiente controllato.
Si può misurare anche tramite metodi indiretti, utilizzati spesso per studiare specie estinte oppure che sono difficili da studiare a causa delle loro dimensioni o del potenziale rischio. I metodi sono l’analisi di modellazione computerizzata, dove gli scienziati usando scansioni dettagliate dei crani degli animali per creare modelli 3D per stimare la potenza del morso.
Questi modelli possono prendere in considerazione la posizione e la dimensione dei muscoli mandibolari, così come le proprietà meccaniche delle ossa.
Altro metodo indiretto è l’estimazione basata sull’anatomia: per alcune specie la potenza del morso può essere stimata confrontando l’anatomia di quegli animali con specie simili che sono state misurate direttamente.
Ad esempio, la posizione, la dimensione e la leva dei muscoli mandibolari possono fornire indizi sulla potenza del morso.
Infine gli studi storici o i resoconti di incidenti possono fornire informazioni qualitative sulla potenza del morso di certi animali, sebbene questa metodologia non fornisca misure precise in termini di PSI
Sicuramente la misurazione diretta con transduttori di forza è il metodo più affidabile e preciso, ma non sempre fattibile, soprattutto con animali di grandi dimensioni o potenzialmente pericolosi. Pertanto, i metodi indiretti sono spesso utilizzati come complemento o alternativa.
La classifica degli animali dai morsi più potenti
Determinare il morso più forte e, quindi, stilare una classifica dei morsi più potenti in modo esatto può essere un po’ soggettivo, poiché i dati possono variare in base alle casistiche viste in precedenza.
Tuttavia, basandosi sulla conoscenza generale e sugli ultimi dati scientifici estrapolati da fonti autorevoli, ecco un elenco di 10 morsi più potenti con un punteggio di PSI approssimativo per ciascuno.
Partiamo dal decimo posto con l’orso grizzly: è un sottoinsieme dell’orso bruno e, come tale, possiede un morso estremamente potente. Questa potenza è utile non solo per catturare e consumare prede, ma anche per competere con altri orsi e difendersi da potenziali minacce.
Le stime sulla potenza del morso dell’orso grizzly variano, ma la maggior parte delle ricerche suggerisce che un orso grizzly adulto può avere una potenza del morso che supera i 1.050 PSI.
Alcuni studi e test suggeriscono che la forza potrebbe essere addirittura superiore, raggiungendo valori vicini ai 1.200 PSI o anche più. Tuttavia, la specifica potenza del morso può variare in base all’età, alla dimensione e alla salute dell’orso.
Con tale potenza l’orso grizzly può facilmente frantumare ossa e gusci, consentendogli di consumare una varietà di alimenti, dall’erba ai grandi mammiferi.
La loro forza fisica complessiva, combinata con la potenza del morso, rende l’orso grizzly uno dei predatori al vertice nel suo ecosistema.
Passiamo poi alla iena maculata, nota per avere una delle morsicate più potenti del regno animale, in particolare rispetto alla sua dimensione.
I cinque più letali del regno animale
Il giaguaro è al quinto posto della classifica ed è noto per avere uno dei morsi più potenti tra tutti i felini.
Questa potente morsicata è un riflesso della sua strategia di caccia unica: mentre la maggior parte dei grandi felini uccide le prede soffocandole o rompendo il collo, il giaguaro spesso utilizza la sua impressionante forza per perforare il cranio o le ossa temporali delle prede, uccidendole istantaneamente.
Basandosi su varie ricerche e misurazioni, la potenza del morso del giaguaro è stata stimata in circa 1.500-2.000 PSI. Questo lo rende uno dei felini con il morso più potente, superando altri grandi felini come leoni e tigri in termini di potenza relativa del morso rispetto alla dimensione corporea.
La potente morsicata del giaguaro gli permette di cacciare una vasta gamma di prede, dalle piccole creature del sottobosco ai grandi mammiferi come cervi e pecari.
La sua abilità di perforare i crani è particolarmente utile nelle foreste dense dell’America centrale e meridionale, dove la capacità di uccidere rapidamente è essenziale per avere successo in un ambiente così competitivo.
L’ippopotamo è noto per avere uno dei morsi più potenti del regno animale. Anche se è prevalentemente erbivoro, l’ippopotamo ha una bocca massiccia e denti enormi che può usare sia per difendersi da predatori o rivali sia per combattere per il territorio o le compagne.
In termini di potenza, il morso dell’ippopotamo è stato stimato in diverse ricerche. Alcune stime suggeriscono una potenza del morso intorno ai 1.800 PSI, ma ci sono ricerche che suggeriscono che potrebbe raggiungere valori di 2.000 PSI o anche superiori.
Va notato che, nonostante la sua dieta principalmente vegetale, l’ippopotamo è considerato uno degli animali più pericolosi dell’Africa.
Questo è in gran parte dovuto al suo comportamento altamente territoriale e aggressivo, combinato con la sua impressionante potenza del morso. Se provocato o se sente che i suoi piccoli sono minacciati, un ippopotamo può attaccare e infliggere gravi danni con un singolo morso.
Siamo arrivati finalmente al podio: al terzo posto c’è l’alligatore del Mississippi, noto per avere un morso molto potente. Infatti, tra i vertebrati attuali, gli alligatori e i coccodrilli in generale sono spesso classificati tra gli animali con la morsicata più potente.
Basandosi su studi e misurazioni, la potenza del morso dell’alligatore del Mississippi è stata misurata in diversi contesti.
In uno studio specifico condotto presso l’Università della Florida, la forza del morso di un alligatore del Mississippi adulto è stata registrata a 2.125 PSI.
È importante sottolineare che, mentre gli alligatori hanno una forza impressionante quando chiudono le mascelle, i muscoli che usano per aprire le mascelle sono relativamente deboli.
Questo è il motivo per cui, in circostanze controllate, le mascelle di un alligatore possono essere tenute chiuse da mani umane o da fascette di plastica. Tuttavia, nonostante questa peculiarità, il potenziale distruttivo del loro morso quando colpiscono o afferrano una preda è indiscutibile.
Al secondo posto c’è il coccodrillo del Nilo, uno dei più grandi coccodrilli al mondo e che ha una morsicata incredibilmente potente.
Basandoci su studi che hanno cercato di misurare la potenza del morso dei coccodrilli, il coccodrillo del Nilo ha una delle morsicate più potenti tra i coccodrilli oltre 3100 PSI, seconda solo al coccodrillo marino in termini di forza assoluta.
In alcune misurazioni, la potenza del morso del coccodrillo del Nilo è stata stimata ad oltre 5.000 PSI. Tuttavia, come con tutte le stime di questo tipo, la potenza esatta può variare in base alla dimensione, età e salute dell’individuo specifico.
Questa potenza gli permette di predare una vasta gamma di animali, dai piccoli pesci ai grandi mammiferi come gli gnu, e rende il coccodrillo del Nilo un formidabile predatore nelle sue acque native.
Il primo posto se lo aggiudica il coccodrillo marino, che può crescere fino a lunghezze di 7 metri o più, ha una combinazione di dimensioni impressionanti e muscoli masticatori estremamente potenti.
Studi che hanno misurato la potenza del morso dei coccodrilli, hanno rilevato che un coccodrillo marino adulto può esercitare una pressione oltre 3700 PSI.
Questa misura è stata ottenuta in studi su esemplari di coccodrillo marino di grandi dimensioni e rappresenta una delle pressioni masticatorie più elevate mai registrate per un animale.
Per mettere questa cifra in prospettiva, è significativamente più alta della potenza del morso di qualsiasi altro animale, inclusi altri coccodrilli e alligatori.
La straordinaria potenza del morso del coccodrillo marino gli permette di catturare e consumare una vasta gamma di prede, da piccoli pesci a grandi mammiferi come bufali.
La sua potente morsicata è uno degli elementi che rendono il coccodrillo marino uno dei predatori al vertice nel suo habitat.