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Curiosità

Giornata internazionale del Tango, la storia della danza e della ricorrenza

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Dalma Bonaiti

La storia di questo ballo e la sua celebrazione nella Giornata internazionale del Tango, tutto sulla danza e sulla sua importanza culturale in questa occasione speciale

La Giornata Internazionale del Tango è un’occasione per celebrare la storia e la bellezza di questa danza iconica dell’Argentina. La ricorrenza, che si tiene ogni anno il 11 dicembre, onora non solo la danza stessa, ma anche i musicisti e i poeti che hanno contribuito a creare il suono unico del tango. Ma come è nato il tango e perché è diventato così famoso in tutto il mondo?

La storia del Tango, tutte le sue evoluzioni

L’avvento del Tango Argentino ha avuto luogo a Buenos Aires all’inizio del XX secolo, originato da un’atmosfera di tristezza e desolazione portata dagli immigrati obbligati a dire addio alle loro abitazioni nel vecchio continente. Questo genere musicale emerse dalla fusione tra la cultura popolare europea e quella locale, fortemente influenzata dai ritmi africani, dando vita alla leggenda del Tango.

Le radici del Tango si estendono tra la fine del XIX secolo e i primi vent’anni del secolo successivo, con circa due milioni di italiani che si trasferirono in Argentina, integrandosi nella cultura locale preesistente, ma al tempo stesso venendo emarginati insieme ad altri immigrati, agli ex schiavi africani e ai gauchos delle Pampas che cercavano fortuna in città. Portando con sé piccoli oggetti personali, tradizioni, canzoni e danze regionali, queste persone hanno dovuto affrontare la disperazione e la nostalgia. Nei conventillos (grandi abitazioni con cortili), situati negli Orilla, i quartieri degli immigrati, le loro storie, i loro ritmi e le loro lingue si sono fuse insieme.

L’Habanera cubana, la Payada dei gauchos e il Candombè africano si sono fusi insieme per dar vita alla Milonga, un ritmo sincopato nel quale l’uomo ha il compito di condurre la coppia in danza. Originariamente, la Milonga è entrata nelle case ma immediatamente si è evoluta in qualcosa di più liscio e uniforme, trasformandosi in un 4/4, noto come Tango.

Il tango argentino

Inizialmente, la danza era praticata nelle abitazioni, negli alloggi modesti, nei luoghi di ritrovo locali e nei bordelli, dove le donne ricevevano del denaro per danzare con gli uomini.

Il codice linguistico associato a questo universo è il Lunfardo, un idioma sorto dalla fusione della lingua castigliana con espressioni di origine spagnola, italiana, francese, inglese ed tedesca, reso particolare dal “vares”, il procedimento di cambiamento della posizione delle sillabe all’interno di una stessa voce.

Il Tango, in breve tempo, attirò l’attenzione della classe media e da lì, la distanza per raggiungere i saloni europei si ridusse. In Europa, l’energia e la sensualità del tango furono immediatamente apprezzati, ma anche pesantemente contestati, giudicati immorali ed osceni, come avvenuto in precedenza per il Valzer.

Il tango in Vaticano

La leggenda del Tango racconta che Papa Pio X convocò una coppia di danzatori di tango per farsi un’idea chiara della nuova danza e per esaminarne gli elementi controversi. Al termine dell’esibizione del maestro Enrico Pichetti, si dice che il pontefice supremo avesse commentato: «La mia impressione è che la danza friulana sia più gradevole; tuttavia, non riesco a percepire alcun grande peccato in questa nuova danza!»

Tuttavia, nel gennaio 1914, il Cardinale Vicario di Roma si schierò ufficialmente contro il Tango. Nonostante ciò, la danza fece il suo ingresso nei salotti aristocratici europei e da lì si diffuse nuovamente in Argentina dove fu accolta dalla borghesia e videro la luce i primi locali dedicati unicamente a questa nuova danza: le Milonghe.

Foto | Gema Ibarra @Canva – fortenews.it

La trasformazione della musica 

Inizialmente, i gruppi musicali portavano i propri strumenti, come flauto, violino, chitarra e bandoneon. Di solito, tre o quattro membri suonavano insieme, fase che viene conosciuta come Guardia Vieja. Poi, con l’emergere dei locali notturni, ovvero le milonghe, il piano, posseduto dal locale stesso, ha sostituito la chitarra e il flauto, e il cantante ha acquisito un ruolo centrale nell’orchestra.

Le notti a Buenos Aires erano piene di vita, con numerose milonghe aperte ogni sera, tutte in competizione l’una con l’altra, ogni quartiere aveva la sua milonga preferita, tutte offrivano musica dal vivo. La domanda e la competizione hanno portato a formazioni orchestrali sempre più grandi e al miglioramento della qualità sia delle canzoni che dei mezzi su cui venivano registrate, passando dai cilindri di cera ai dischi in vinile e poi ai nastri magnetici.

Gli anni ’40 sono conosciuti come “l’età dell’oro”, periodo in cui sono stati composti i tanghi migliori, ma anche i peggiori, dato che la grande quantità di richieste era spesso soddisfatta in modo frettoloso e poco accurato.

Iniziò poi un’epoca caratterizzata da numerosi colpi di stato, culminati con l’occupazione militare tra il 1976 e 1983, un periodo segnato dalle tragiche circostanze dei “desaparecidos” e dal fenomeno delle “madres de Plaza de Mayo”. Durante questi anni, il Tango è stato quasi dimenticato, ridotto a storie raccontate dai genitori o a qualche milonga sotto stretta sorveglianza del regime. Tuttavia, molti argentini erano riusciti a fuggire all’estero portando con sé questa danza, preservandola e insegnandola o mettendola in mostra in spettacoli sempre affollati.

Nel frattempo, la musica del Tango ha subito una trasformazione, abbandonando le radici della musica etnica per approdare nelle sale da concerto con nomi come Piazzola, Galliano, e Ioio Ma negli ultimi tempi, il tango si è ulteriormente evoluto, fornendo contributi significativi al genere della musica elettronica, con artisti come i Gotan Project, Tanghetto, Bajofondo e molti altri.

Tango Nuevo

Molte istituzioni educative adottano ormai un approccio pedagogico incentrato sulla scomposizione dei movimenti, offrendo ampia libertà e incrementando le alternative di movimento. Questo metodo innovativo, i cui principali centri sono Buenos Aires, Parigi e Roma, sorto alla fine del secolo precedente, è noto come “Tango Nuevo”.

La Giornata internazionale del Tango

L’11 dicembre è la Giornata internazionale del Tango, in rispetto al giorno della nascita di Carlos Gardel, una personalità leggenda nel panorama del tango argentino ed uno dei più rinomati cantautori di tango.

Gardel, che nacque a Tolosa, un distretto di Buenos Aires, il 1890, ha avuto un ruolo determinante nello stabilire e popolarizzare questo genere musicale. Durante l’età aurea del tango, la sua carriera raggiunse l’apice e le sue opere divennero simboliche. Pertanto, la designazione del 11 dicembre come Giorno Mondiale del Tango è un omaggio alla sua impronta sul tango. Questa ricorrenza offre l’opportunità per gli appassionati di tango di tutto il globo di condividere e celebrare quest’arte che è un elemento chiave dell’eredità culturale dell’Argentina.

Dalma Bonaiti

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