Cos%26%238217%3B%C3%A8+il+Giorno+di+Zamenhof+e+perch%C3%A9+si+festeggia%3F
fortenewsit
/cose-il-giorno-di-zamenhof-e-perche-si-festeggia/amp/
Curiosità

Cos’è il Giorno di Zamenhof e perché si festeggia?

Published by
Alessia Giusti

Una giornata che celebra l’esperanto come una lingua che promuove l’unità e la comprensione tra le persone di diverse culture e nazionalità

Il Giorno di Zamenhof è una celebrazione che si tiene il 15 dicembre di ogni anno, in onore del compleanno di Ludwik Lejzer Zamenhof, il creatore dell’esperanto, la lingua ausiliaria internazionale più parlata al mondo.

La storia di questa celebrazione risale al 1878, quando Zamenhof presentò ai suoi amici, durante una festa per il suo 19esimo compleanno, la prima versione della sua lingua internazionale chiamata Lingwe uniwersala. Nel corso degli anni, questa lingua si è evoluta fino a diventare l’Esperanto che conosciamo oggi, riconosciuto a livello internazionale.

Durante il Giorno di Zamenhof, noto anche come Giorno dell’Esperanto, molti sostenitori acquistano un libro scritto in questa lingua. In tutto il mondo si tengono incontri e feste per celebrare l’occasione, offrendo agli esperantisti anche l’opportunità di riunirsi durante le festività natalizie.

La storia di Ludwik Lejzer Zamenhof

Nato nel 1859 a Białystok, durante l’impero russo, Zamenhof era un medico, inventore e scrittore ebreo polacco. Cresciuto in una città in cui convivevano diverse comunità linguistiche ed etniche, Zamenhof era profondamente colpito dai conflitti e dai litigi tra questi diverse gruppi. Era convinto che l’incomprensione dovuta alla mancanza di una lingua comune fosse la causa principale dell’odio e del pregiudizio. Con la speranza di promuovere la pace e la comprensione tra persone di origini diverse, Zamenhof sviluppò l’esperanto. Il termine “esperanto” significa “speranzoso“, il nome stesso di Zamenhof, “Zamenhof”, significa “seme di speranza“.

Ludwik Lejzer Zamenhof – il suo nome viene a volte italianizzato in Ludovico Lazzaro Zamenhof – era un poliglotta e conosceva diverse lingue, tra cui yiddish, russo, polacco, dialetto bielorusso, tedesco, francese e aveva conoscenze di latino, greco, ebraico, aramaico, inglese, lituano e italiano.
Il 26 luglio del 1887 pubblicò in russo l’Unua Libro (Primo libro), utilizzando lo pseudonimo di “Doktoro Esperanto” (Dottore Speranzoso). Sebbene Zamenhof inizialmente chiamasse la sua lingua “Lingvo internacia” (lingua internazionale), coloro che la impararono iniziarono a chiamarla Esperanto, con il suo pseudonimo che significa “colui che spera”, e questo nome divenne presto ufficiale.
Da questo momento la sua attività si divise tra il lavoro di oculista, per mantenere la famiglia, la diffusione dell’esperanto e la costituzione di una “religione pienamente umana”.

Foto – wikipedia – fortenews.it

La filosofia religiosa e i riconoscimenti

Oltre al suo lavoro sulla lingua, infatti, Zamenhof sviluppò anche una filosofia religiosa denominata prima Hilelismo, poi Homaranismo, che promuoveva l’umanitarismo e la coesistenza pacifica tra le persone.
Nel corso della sua vita, Zamenhof scrisse numerosi libri e tradusse diverse opere letterarie in esperanto. Tra le sue traduzioni più famose ci sono “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry e “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll. Il suo lavoro come traduttore ha contribuito a diffondere l’esperanto in tutto il mondo e ha dimostrato la sua versatilità come lingua.

Lo scrittore fu riconosciuto per il suo contributo all’esperanto e ricevette numerosi riconoscimenti durante la sua vita, tra cui la Legion d’Onore francese, nel 1905, ed è stato nominato 12 volte per il Premio Nobel per la pace.

La famiglia

Il 9 agosto 1887 Zamenhof sposò Klara Silbernik. Ludwik e la moglie ebbero tre figli: Adam, Sofia e Lidia (che si convertì al bahaismo). Il primo fu ucciso dai nazisti, mentre le due figlie morirono nel campo di sterminio di Treblinka.

Dopo la morte di Zamenhof, avvenuta a Varsavia il 14 aprile del 1917, all’età di 57 anni, l’esperanto ha continuato a crescere e svilupparsi come lingua internazionale. Oggi è parlato da migliaia di persone in tutto il mondo e viene utilizzato in una varietà di contesti, tra cui comunità esperantiste, organizzazioni internazionali e incontri internazionali.

Il patrimonio di Zamenhof è, ancora oggi, celebrato in tutto il mondo. Numerose strade, parchi e ponti in molte città sono stati intitolati in suo onore. La casa della famiglia Zamenhof e il Centro Esperanto di Białystok sono importanti attrazioni turistiche nella sua città natale, che si trova nel nord-est della moderna Polonia.

Alessia Giusti

Recent Posts

Sempre più italiani ricorrono alla praticità dei prestiti online

Negli ultimi anni, è aumentata costantemente la domanda di prestiti online, innanzitutto grazie alla crescente…

9 mesi ago

Scuole senza voti, pro e contro: in quali Paesi ci sono già

Il futuro dell'istruzione: scuole senza valutazione numerica, una riforma educativa in ascesa  Nell'ambito dell'innovazione educativa,…

11 mesi ago

Barbara D’Urso: cosa fa adesso la conduttrice?

L'ex regina di 'Pomeriggio 5' ritorna in tv con un nuovo programma? Ipotesi e indizi…

11 mesi ago

Slow tourism in Italia: ecco dove andare

Siete amanti dello slow tourism, ma non sapete dove praticarlo in Italia? Ecco i luoghi…

11 mesi ago

10 bellissime località vicino Roma da visitare subito

Vediamo quali sono le località nei pressi della Capitale che bisogna visitare almeno una volta…

11 mesi ago

Io Capitano candidato agli Oscar: chi è Matteo Garrone e quali altri film ha diretto

Agli Oscar ci sarà anche un film italiano: Io Capitano, diretto da Matteo Garrone, uno…

11 mesi ago