Nel Mondo è sempre più popolare uno sport che unisce calcio e ping-pong: il teqball. Si tratta di una disciplina dinamica, divertente, sfidante e che dalla sua nascita ha sempre attratto molti calciatori. Conosciamola meglio
Se vi dicessimo che esiste una disciplina in grado di fondere i principi base del calcio e quelli del ping-pong dando vita a sfide emozionanti, avvincenti e decisamente allenanti?
Stiamo parlando ovviamente del teqball, sport amatissimo da molti calciatori e che dalla sua creazione ha visto crescere costantemente la propria popolarità.
Oggi proviamo a capire perché piaccia così tanto a diversi sportivi e quali siano state le chiavi del suo successo negli ultimi anni.
Che cos’è il teqball
Il teqball è uno sport nato dall’unione di calcio e ping-pong, due mondi tra loro abbastanza distanti, ma che hanno trovato il modo di coesistere su uno stesso campo.
A inventarlo è stato l’ex calciatore ungherese Gábor Borsányi, il quale era solito eseguire delle acrobazie calcistiche servendosi di un tavolo di ping-pong come terreno di gioco.
Fu così che, nel 2012, Borsányi decise di unirsi all’imprenditore György Gattyán e all’informatico Viktor Huszar per creare campo e regole di quello che sarebbe poi diventato uno sport conosciuto in tutto il Mondo con il nome di teqball.
Nello specifico, i tre studiarono un tavolo da ping-pong ricurvo, così da permette al pallone da calcio di rimbalzare verso i piedi dei giocatori una volta dopo aver toccato il tavolo stesso.
Un’idea brillante che li portò a creare nel 2014 il primo tavolo da teqball, cui seguì il 18 ottobre del 2016 il lancio ufficiale della disciplina.
L’evento si tenne a Budapest, in Ungheria, e per l’occasione come testimonial d’eccezione venne scelto Ronaldinho, uno dei calciatori che più di tutti nel corso della propria carriera ha legato il proprio volto a un calcio fatto di azioni spettacolari e giocate sorprendenti. Un vero e proprio giocoliere.
Da allora, il Pallone d’Oro brasiliano è stato spesso fotografato mentre giocava a teqball, sport che ha iniziato poi a diventare sempre più popolare anche tra gli altri calciatori, tanto che oggigiorno non è raro trovare tavoli da teqball in molti centri d’allenamento di tante squadre professionistiche in tutto il Mondo.
Questo sport permette, infatti, di sviluppare velocità, accuratezza e potenza delle proprie giocate, rivelandosi un’attività molto divertente e al contempo utile.
Per questo, sono tanti i calciatori che amano sfidarsi a teqball, così da mettere in mostra le proprie abilità e affinare la propria tecnica.
Discorso che vale sia per gli uomini che per le donne. Il teqball, infatti, è uno sport amato anche da molte ragazze.
In Italia tale disciplina è riconosciuta dalla FIGEST, ovvero dalla Federazione Internazionale Giochi e Sport Tradizionali, e ogni anno sono diverse le manifestazioni nazionali e internazionali che vengono organizzate in tutto il Globo e che vedono la partecipazione di campioni di questo sport o di qualche amatore.
Come giocare a teqball
Essendo un mix tra calcio e ping-pong, il teqball ricorda una partita di tennis da tavolo giocata però con un pallone da calcio e con i piedi, anziché con racchetta in mano e pallina.
Si tratta di una disciplina che richiede una buona forza, tanto equilibrio, la giusta coordinazione e molta precisione e fantasia.
Le partite possono essere giocate in singolare o in doppio (anche misto, ndr) e solitamente prevedono 3 set da 12 punti ciascuno (si gioca quindi al meglio dei 3, ndr).
Durante un match, lo scopo è quello di colpire un pallone da calcio, taglia 5, per un massimo di tre volte e fare punto sul campo dell’avversario, il quale si trova al di là di una rete.
Il pallone può essere colpito con qualsiasi parte del corpo a eccezione di braccia e mani.
Il teqball, di base, funziona quindi come una partita di ping-pong, con il tavolo ricurvo che, in questo caso, permette alla palla di rimbalzare sempre nella direzione dei giocatori, rendendo così gli scambi di gioco ancora più dinamici.
Il primo giocatore o la prima squadra che raggiunge quota 11 punti vince la partita!
Perché è così amato?
Il teqball è molto amato per via della sua natura dinamica, emozionante e spettacolare.
Praticarlo con continuità permette di affinare la propria tecnica nel controllo di una palla da calcio e di migliorare le proprie abilità di gioco.
Per questo, sono molti i Paesi nel Mondo che lo hanno già riconosciuto come sport ufficiale.
Un traguardo molto importante per il teqball e il cui raggiungimento è anche grande merito della FITEQ, la Federazione Internationale de Teqball che si occupa di promuovere questa disciplina ovunque.
Come? Organizzando competizioni internazionali e incoraggiando la cooperazione tra giocatori, federazioni e club.
Assistere a uno di questi eventi dà la possibilità di ammirare uno sport estremamente appassionante e ricco di stili differenti.
Molti sono, infatti, i modi diversi per giocare a teqball.
Il primo è ovviamente il cosiddetto stile libero.
Segue il freestyle, sfida che mette l’uno contro l’altro due giocatori sullo stesso lato del tavolo.
Più strategico è il doppio gioco, il quale prevede un incontro tra due squadre, ognuna delle quali formata da due giocatori.
Anche il gioco di squadra vede una sfida tra quattro giocatori, con ogni squadra che occupa una metà del campo.
Uno sport per molti
La grande popolarità del teqball deriva dal fatto che esso può essere considerato uno sport perfetto per essere praticato sia al chiuso che all’aperto, in estate o in inverno, al mare o in montagna.
Tutto ciò che serve è un tavolo ricurvo e un pallone, oltre che tanta voglia di divertirsi.
Si tratta anche di una disciplina inclusiva, visto che può essere praticata pure da persone con certe disabilità.
Non solo. Giocare a teqball può avere effetti positivi sia sul fisico che sulla mente, a diversi livelli.
Permette di tenersi in forma, di migliorare la propria mobilità, di mantenere la concentrazione e di accrescere coordinazione e resistenza cardiovascolare.
Allena i muscoli delle gambe, ma anche quelli di spalle e braccia (fondamentali per mantenersi in equilibrio, ndr), oltre che il cervello.
Per vincere una partita di teqball non servono soltanto tecnica e potenza, bensì anche strategia e conoscenza dell’avversario.
Risultati che si possono raggiungere soltanto restando attenti e concentrati.