Boomer, generazioni x, y, z. Perchè oggi siamo tutti catalogati. Non più persone ma prodotti.
L’età è talvolta un numero, o almeno così vogliamo illuderci che sia. Il trascorrere del tempo, infatti, non fa piacere a nessuno, vuoi per un motivo, vuoi per un altro. Con il passare dei decenni si dice addio alla bella gioventù e bisogna fare i conti con l’aumento degli impegni e delle responsabilità. Arrivati a quarant’anni, infatti, non si vorrebbe fare altro che tornare indietro per poter rivivere momenti di spensieratezza.
Inoltre quando si superano svariate decadi di vita bisogna fare i conti con un inevitabile invecchiamento fisiologico. Le energie vengono meno, si ci stanca più facilmente e ciò che prima si faceva con velocità e facilità si tende a farlo con maggiore fatica. Insomma invecchiare, con rughe e acciacchi annessi, è una gran seccatura. Tuttavia è un processo che non può essere in nessun modo evitato. Tuttavia si può rimanere giovani nell’animo, mostrando spirito di iniziativa e vitalità. Anzi in alcuni casi i settantenni possono tranquillamente fare invidia a coloro che abbiano molti meno anni di loro.
La società attuale, però, classifica le persone in base all’età, attribuendogli nomi come boomer o generazione x. Una triste catalogazione che mette in evidenza l’omologazione dei tempi moderni.
Dai baby boomer a generazione z: la catalogazione delle fasce d’età
L’età potrebbe essere solo un numero, ma per le nuove generazioni gli anziani sono irrimediabilmente dei baby boomer. Dunque la società attuale ha inventato delle divisioni generazionali, in cui si è classificati in base alla fascia d’età. In base ad un’analisi sociologica, le persone assumerebbero determinati comportamenti e modi di pensare in base alla loro età anagrafica. Ciò può essere vero solo in parte, ma in definitiva appare come una triste quanto banale omologazione. Del resto non tutti gli ottantenni sono uguali, così come i ventenni.
Dunque nella suddivisione delle generazioni vanno annoverate:
- La generazione silenziosa: sono coloro nati prima del 1945, persone vissute senza alcun approccio con il mondo della tecnologia. Hanno vissuto il dramma della guerra e i relativi sconvolgimenti. Sono definiti silenziosi, poiché nei loro anni non era considerato opportuno esprimersi apertamente. Uomini e donne tradizionalisti e depositari di valori morali.
- La generazione dei baby boomer: vi appartengono coloro che sono nati fra il 1945 ed il 1964, un periodo segnato dal boom economico. Si tratta di persone particolarmente qualificate e che spesso hanno messo il lavoro al primo posto. Tuttavia non sembrano avere un grande feeling con la tecnologia.
- La generazione x: vi sono classificati i nati fra il 1965 e il 1980. In questa fascia vi sono le persone ancora nel pieno della loro attività lavorativa e sono quindi il perno dell’economia. Sono i primi ad aver avuto un approccio con il mondo digitale e che hanno preso coscienza dell’emergenza climatica, a causa delle catastrofi come Chernobyl e la scoperta del buco dell’ozono.
- La generazione y: vi appartengono i nati fra il 1981 ed il 1995. Si tratta dei primi nativi digitali, infatti, sin dall’infanzia hanno avuto modo di entrare in contatto con le nuove tecnologie. Sono persone efficienti ma sembrano aver trovato un buon equilibrio fra lavoro e vita privata.
- La generazione z: ingloba i nati fra il 1996 ed il 2010. Sono gli adolescenti ed i ragazzi di oggi. Sono cresciuti in continuo contatto con la tecnologia e questo può essere sia un limite che un valore aggiunto. Molto sensibili alle tematiche ambientali.