Da Europa e Stati Uniti solidarietà incondizionata. Condanna per l’attacco di Hamas anche da molti Paesi arabi, Turchia, Russia e Cina. Fuori dal coro Iran e Hezbollah in Libano, che plaudono ai miliziani del movimento islamista
Dopo l’attacco subìto da Israele lo scorso sabato per mano dei miliziani di Hamas, dalle cancellerie di tutto il mondo, con pochissime eccezioni, sono giunti attestati di solidarietà. Fuori dal coro l’Iran e il Libano, accusati da molti di essere dietro l’assalto che ha causato finora 800 morti, senza contare le quasi 600 vittime dei raid condotti per rappresaglia sulla Striscia di Gaza.
Sia il regime di Teheran che Hezbollah, il “Partito di dio” filo iraniano libanese, hanno plaudito all’attacco. “Ci congratuliamo con i combattenti palestinesi”, ha detto il consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, Rahim Safavi. “Saremo al fianco dei combattenti palestinesi fino alla liberazione della Palestina e di Gerusalemme”.
Le Nazioni Unite hanno espresso grande preoccupazione. “Questo è un precipizio pericoloso e faccio appello a tutti affinché si tirino indietro dal baratro”, ha detto il coordinatore speciale Onu per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, “Condanno con fermezza” gli “attacchi atroci contro i civili” che “devono essere fermati immediatamente”.
Dal Consiglio di sicurezza dell’Onu, che ieri si è riunito d’emergenza, è arrivata la condanna dell’attacco senza tuttavia raggiungere l’unanimità per una dichiarazione congiunta. Un fatto di cui si sono rammaricati soprattutto gli Stati Uniti.
Il presidente Usa Joe Biden, in un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano Benjamin Natanyahu, ha denunciato il “terrorismo ingiustificato” delle milizie di Hamas e ha garantito il “sostegno solido e incrollabile alla sicurezza di Israele”. Il Pentagono gli ha fatto eco assicurando l’alleato “avrà tutto quello di cui ha bisogno per difendersi”.
Anche l’Italia non ha mancato di esprimere solidarietà al Paese. “Il governo italiano segue da vicino il brutale attacco che si sta svolgendo in Israele. Condanna con la massima fermezza il terrore e la violenza contro civili innocenti in corso. Il terrore non prevarrà mai. Sosteniamo il diritto di Israele a difendersi”, si legge in una nota di Palazzo Chigi.
Un cornetto ribadito anche ministro degli Esteri Antonio Tajani, che a proposito dei 18mila connazionali presenti in Israele, ha fatto sapere che sono stati tutti contattati dalla Farnesina.
Anche il capo dello Stato Sergio Mattarella, in un messaggio all’omologo Isaac Herzog, ha stigmatizzato un “attacco che allontana la prospettiva di una pace duratura tra israeliani e palestinesi”.
Ferma condanna nei confronti dell’assalto sferrato dal movimento islamista che governa la Striscia di Gaza è arrivato anche dai vertici dell’Unione europea.
“L’Ue esprime la sua solidarietà a Israele in questi difficili momenti”, ha fatto sapere l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell. “Seguiamo con angoscia le notizie provenienti da Israele e condanniamo senza riserve gli attacchi condotti da Hamas”, ha scritto su X. “Queste orribili violenze devono cessare immediatamente. Con il terrorismo e la violenza non si risolve niente”.
“Israele ha il diritto di difendersi da questi odiosi attacchi“, ha scritto sulla piattaforma X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen esprimendo la propria “inequivocabile condanna” per gli attacchi condotti da Hamas che definisce “terrorismo nella sua forma più spregevole”.
“Angoscia per quanto sta accadendo e solidarietà a Israele con la condanna degli attacchi terroristici di Hamas“, è il commento del commissario Ue per gli Affari economici Paolo Gentiloni.
Anche la Francia “condanna con la massima fermezza gli attacchi terroristici contro Israele e la sua popolazione“, si legge in una nota del Quai d’Orsay. Parigi “esprime piena solidarietà a Israele e alle vittime di questi attacchi” e “ribadisce il suo assoluto rifiuto del terrorismo e il suo impegno per la sicurezza di Israele“.
La Spagna ha espresso sconcerto per la “violenza indiscriminata” contro Israele. “Condanniamo fermamente i gravissimi attacchi terroristici da Gaza contro Israele. Siamo scioccati da questa violenza indiscriminata“, ha scritto il ministro degli Esteri Jose Manuel Albares.
Anche Londra ha condannato “inequivocabilmente gli orribili attacchi di Hamas contro i civili israeliani. Il Regno Unito sosterrà sempre il diritto di Israele a difendersi”, ha scritto sui social media il ministro degli Esteri britannico James Cleverly.
“Notizie terrificanti giungono oggi da Israele: il bombardamento di razzi da Gaza e l’escalation di violenza ci scuotono profondamente. La Germania condanna questi attacchi di Hamas e sta dalla parte di Israele”, ha scritto su X il cancelliere tedesco Olaf Scholz mostrando le immagini della Porta di Brandeburgo con i colori della bandiera d’Israele.
La Russia ha chiesto il cessate il fuoco immediato. “Siamo in contatto con tutti. Con gli israeliani, i palestinesi e gli arabi“, ha dichiarato Mikhail Bogdanov, vice ministro degli Esteri e inviato del Cremlino per il Medio Oriente e l’Africa. Mosca ha invitato “le parti in conflitto a cessare il fuoco immediato”.
La maggior parte dei Paesi in Medio Oriente ha condannato l’attacco di Hamas. L’Arabia Saudita, protagonista negli ultimi mesi di un disgelo con Israele in vista di una normalizzare dei rapporti tra i due Paesi, ha chiesto la fine delle ostilità. “Il regno sta seguendo da vicino gli sviluppi senza precedenti tra un certo numero di fazioni palestinesi e le forze di occupazione israeliane”, ha dichiarato il ministero degli esteri saudita in una dichiarazione pubblicata su X. Riad “chiede la fine immediata dell’escalation tra le due parti, di proteggere i civili e dare prova di moderazione”.
L’Egitto, che ha mediato in passato tra Israele e Hamas, ha parlato di “atto di terrorismo”. La Turchia ha condannato “con forza” la morte di civili nei raid condotti dall’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza, come si legge in un comunicato del ministero degli Esteri. Il presidente Recep Tayyip Erdogan dal canto uso ha invitato “alla moderazione” entrambe le parti coinvolte nel conflitto.
La Cina infine ha condannato l’attacco di Hamas come “un atto barbaro e inaccettabile”, che “non può essere giustificato in alcun modo,” ma anche espresso preoccupazione per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. In una nota Pechino invitato tutte le parti a “fermare immediatamente gli scontri e a trovare una soluzione pacifica”, richiamando la soluzione dei due Stati per due popoli con la “creazione di uno stato palestinese indipendente”.
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