Ecco le novità del Bilancio 2023 a favore delle famiglie: asilo nido gratis al secondo figlio e un ulteriore mese di congedo parentale.
Dal governo arrivano nuove misure per andare incontro alle famiglie che decidono di mettere al mondo dei figli. Due di queste misure sono l’asilo nido gratis per il secondo figlio ed un ulteriore mese di congedo parentale retribuito al 60% utilizzabile dalla madre o dal padre. È stata la premier Giorgia Meloni ad annunciare le novità in conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri.
Il Governo aveva già affermato che uno dei pilastri della prossima manovra sarebbe stato dare più sostegno alle famiglie che decidono di avere figli. La presidente ha confermato che oltre ad assicurare alcuni provvedimenti che lo scorso anno erano stati eliminati, come l’aumento dell’assegno unico universale per i figli e l’introduzione di un’ulteriore mensilità di congedo parentale all’80%, ci sono delle novità.
Le novità per sostenere le nascite
La presidente stessa ha spiegato: “Purtroppo non confermiamo il taglio dell’Iva sui prodotti della prima infanzia, ma aggiungiamo altre tre misure per un miliardo di euro. Continuiamo a lavorare sul congedo parentale, aggiungendo un ulteriore mese di congedo parentale utilizzabile dalla mamma o dal papà retribuito al 60%”. Poi ha annunciato che ci sarà l’aumento del fondo per gli asili nido, in modo che esso possa essere gratis per il secondo figlio. Sono 180 milioni di euro i soldi stanziati per questa manovra.
Un’altra misura a favore della natalità prevede che le donne con due o più figli siano esenti dai contributi a carico dei lavoratori. “Le donne con due figli o più non pagano i contributi a carico dei lavoratori. La quota del lavoratore, è un terzo: la paga lo Stato. Riteniamo che una donna che fa due o più figli abbia già offerto un importante contributo alla società e lo Stato cerca di compensare pagando i contributi previdenziali”, ha spiegato la presidente Meloni. Ed ha aggiunto che in questo modo il governo vuole dimostrare che maternità e lavoro possono andare a braccetto. Le parole conclusive della premier sono state: “Vogliamo smontare la narrativa per cui la natalità sia un disincentivo al lavoro. Vogliamo incentivare chi mette al mondo dei figli e ha voglia di lavorare”.
Insomma il Governo si sta impegnando per sostenere le famiglie e per incentivare la natalità che a causa delle condizioni di lavoro delle famiglie subisce sempre di più dei drastici cali.