Scomparso nella serata di ieri, ecco le parole con cui l’Italia sta salutando un grande statista
Poco più di una decina di ora fa, nella sera di ieri, 22 settembre, è venuto a mancare l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, all’età di 98 anni.
Il presidente emerito, figura di spicco della politica italiana, aveva ricoperto numerosi incarichi di prestigio durante la sua carriera, e lascia un segno indelebile nella storia del Paese.
Nato a Napoli il 29 giugno 1925, Napolitano è stato un esponente di spicco della corrente “migliorista” del Partito Comunista Italiano (PCI) ed è così che ha avviato una carriera politica di lungo corso, in cui ha poi servito sia come Presidente della Camera dei Deputati che come Ministro dell’Interno nel governo di Romano Prodi.
Tuttavia, ovviamente il suo contributo più significativo alla politica italiana è stato come Presidente della Repubblica.
Giorgio Napolitano è stato il primo Capo dello Stato a essere eletto per un secondo mandato, un riconoscimento della sua lunga e distinta carriera politica.
È stato eletto Presidente della Repubblica il 15 maggio 2006 e ha poi ottenuto un secondo mandato il 20 aprile 2013. Durante il suo tempo al Quirinale, ha svolto il ruolo di garante dei valori della Costituzione e ha dimostrato una profonda attenzione alle istanze di rinnovamento presenti nella società italiana.
Le sue azioni e la sua passione per la politica sono state evidenti anche nelle sue battaglie per il benessere dei lavoratori e la sicurezza in ambito lavorativo. Ha lottato con determinazione per combattere la spirale delle morti sul lavoro, dimostrando la sua dedizione al miglioramento delle condizioni sociali del Paese.
Napolitano è stato anche un fervente sostenitore dell’unità europea e del rafforzamento delle istituzioni comunitarie. Ha contribuito al progresso dell’Europa, promuovendo l’idea di un’Europa unita e autorevole.
La sua morte è stata un duro colpo per l’Italia, che ha perso una delle sue figure politiche più rispettate e influenti. Il presidente Sergio Mattarella ha espresso il cordoglio dell’intera nazione, sottolineando come Giorgio Napolitano abbia interpretato con fedeltà la Costituzione e abbia lavorato instancabilmente per il bene comune.
“Eletto alle più alte magistrature dello Stato, Presidente della Camera, Senatore a vita, Presidente della Repubblica per due mandati, ha interpretato con fedeltà alla Costituzione e acuta intelligenza il ruolo di garante dei valori della nostra comunità, con sentita attenzione alle istanze di rinnovamento presenti nella società. Votato alla causa dei lavoratori, inesauribile fu la sua azione per combattere la spirale delle morti sul lavoro. La sua morte mi addolora profondamente” e “rivolgo ai familiari il cordoglio dell’intera nazione” scrive in un messaggio di cordoglio l’attuale Presidente della Repubblica.
“Nella vita di Giorgio Napolitano – scrive ancora Mattarella – si specchia larga parte della storia della seconda metà del Novecento, con i suoi drammi, la sua complessità, i suoi traguardi, le sue speranze. Dalla frequentazione, negli anni giovanili, dello stimolante ambiente culturale napoletano, all’adesione alla causa antifascista e del movimento comunista, all’impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle classi sociali subalterne, sino poi alla convinta opera europeistica e di rafforzamento dei valori delle democrazie, il presidente Napolitano ha interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso dell’Italia e dell’Europa”.
Anche Papa Francesco ha ricordato Napolitano come un uomo di Stato che ha manifestato grandi doti di intelletto e passione per la vita politica italiana. Il Papa ha evidenziato la sua rettitudine nelle scelte importanti e il suo impegno per promuovere l’unità e la concordia nel Paese.
“Conservo grata memoria degli incontri personali avuti con lui – ricorda il Papa in un telegramma alla moglie dell’ex Presidente Clio Bittoni – durante i quali ne ho apprezzato l’umanità e la lungimiranza nell’assumere con rettitudine scelte importanti, specialmente in momenti delicati per la vita del Paese, con il costante intento di promuovere l’unità e la concordia in spirito di solidarietà, animato dalla ricerca del bene comune”.
La Camera ardente per Giorgio Napolitano sarà allestita da domani, domenica 24 settembre 2023 a Palazzo Madama, e le bandiere nazionali saranno esposte a mezz’asta in segno di lutto, a partire dal Comune di Napoli, paese natale dell’ex Presidente.
Si predisporranno poi le esequie per i funerali di Stato, in un tributo adeguato a un grande statista scomparso.
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