I punti chiaveI nodiLa frenata degli investimenti privati Ascolta la versione audio dell'articolo
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Alla transizione digitale, con l’orizzonte del 2026, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) riserva il 25,1% della dotazione. Nella guida sul “Pnrr digitale” Il Sole-24 Ore analizza i canali di erogazione, i progetti già partiti e il loro stato di implementazione, i possibili effetti sulla crescita complessiva del Paese, i punti deboli dei programmi governativi.
Si parte da posizioni poco lusinghiere dell’Italia nel Desi, l’indice europeo sul livello di digitalizzazione dell’economia e della società dei Paesi membri.
I nodi
Amministrazioni obsolete nell’approccio alla tecnologia, che troppo a lungo si sono adagiate contando sull’inerzia di cittadini pigri nell’adozione dei nuovi servizi. Imprese solerti nel creare una dotazione informatica di base, ma nel modo che paralizzate quando c’è da compiere il salto di qualità verso le applicazioni avanzate. Università e centri di ricerca scollegati con il sistema imprenditoriale a tutto detrimento del trasferimento dell’innovazione dalla teoria al mercato digitale.
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